La debolezza dell’euro aiuta l’esportazione dei produttori europei ma danneggia i giapponesi, in particolare i costruttori di auto come la Mazda che non hanno fabbriche in Europa. Considerando che i bilanci di queste aziende chiudono al 31 marzo, il nuovo anno rischia di essere drammatico per loro se l’euro continuasse nella sua discesa o anche se si assestasse sotto i 125 yen per euro, dopo un 2009 vissuto mediamente tra i 130 e i 135 yen. L’economia giapponese dipende largamente dalla esportazione di beni, l’auto come l’elettronica (il 23% delle vendite della Sony è europeo) e in questi giorni il cambio oscilla intorno ai 112 yen. La Mazda esporta in Europa più di un terzo della sua produzione, contro il 20% di Honda e il 30% di Toyota. Le quali, però, hanno fabbriche importanti in Gran Bretagna e Francia oltre che nell’est europeo.  Nell’anno fiscale in corso, la Mazda ipotizza di lavorare in Europa su un cambio di 125 yen. E ogni punto sotto, significa mettere in discussione  l’obiettivo di profitto operativo fissato a 30 miliardi di yen per il 31 marzo 2011.

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