Il licenziamento è di quelli di lusso. Wolfgang Dürheimer, a capo dello sviluppo e ricerca di Audi, è stato costretto ad abbandonare la Casa tedesca. Così riporta oggi il settimanale tedesco Spiegel.

Lo slogan “L’avanguardia della tecnica” sembra bruciare chiunque si avvicini. Un anno fa era toccato a Michael Dick, colpevole di fare auto perfette ma impersonali, con consumi superiori (almeno quelli dichiarati) delle rivali di sempre, le berline Bmw. Ora, ad essere immolato nel confronto con la Casa di Monaco è Wolfgang Dürheimer, “cacciato”, secondo quanto racconta Spiegel, per il suo scarso interesse verso le elettriche (stop a R8 elettrica e A1 range extended), le stesse su cui punta invece, guarda caso, ancora Bmw.

Al quartier generale Audi di Ingolstadt raccontano però un’altra storia: altro che Bmw, la “rivalità” sarebbe con Porsche. Per la prossima generazione dell’ammiraglia A8, Dürheimer avrebbe puntato tutto sullo sviluppo di una piattaforma da condividere e sviluppare insieme a Porsche. Una strategia vista come una sorta di lesa maestà dalle parti di Ingolstadt. Dürheimer si sarebbe così messo contro la vecchia guardia degli ingegneri Audi (esautorati a tutto vantaggio di altri tecnici Porsche), alcuni dei quali legati, per anzianità di servizio a Winterkorn. Dietro il licenziamento ci sarebbero poi anche i rapporti tesi con il numero 1 di Audi Rupert Stadler: Dürheimer ha voluto portare avanti a tutti i costi il progetto della Scorpion, una halo car ibrida diesel per le competizioni (ovviamente in stile Porsche …), non condiviso da Stadler, più interessato al miglioramento delle auto di serie.

Il suo posto, almeno fino a nuovo avviso, è preso da Ulrich Hackenberg, responsabile dello sviluppo di Volkswagen e braccio destro di Martin Winterkorn, numero 1 del gruppo tedesco. Comunque sia andata, l’indicazione è chiara: con Audi non si scherza, è la gallina dalle uova d’oro del gruppo tedesco e non ci si può permettere di perdere terreno verso la concorrenza. Avanti il prossimo.

 

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