Che dire di questa intervista a Bloomberg  rilasciata dal responsabile del marchio Peugeot, Maxime Picat? È quantomeno inusuale che, parlando della nuova 308, come prima cosa abbia detto che questo prodotto contribuirà a ridurre l’emorragia di  cassa di cui soffre il costruttore francese. Dal momento che Psa ha bruciato 3 miliardi di euro lo scorso anno è comprensibile che abbia chiaro in testa questo obiettivo, ma al pubblico – sia pure molto competente come quello di Bloomberg –  forse interessa sapere altro.
Ad esempio in che modo la nuova 308, in un mercato europeo in calo del 7% nel primo semestre (con il marchio Peugeot a -11%) e un segmento C in caduta libera, riuscirà ad aumentare le vendite strappando clienti a Golf, Focus, Astra ed ai marchi ‘premium’ in forte ascesa.  Grazie ad un posizionamento innovativo ? Macché, la nuova 308 verrà lanciata come una ‘compact car for urban families’, una definizione che vale per tutta la categoria. Qualche caratteristica di prodotto esclusiva? Si parla semplicemente di un nuovo punto di riferimento per quanto riguarda la qualità.
Eppure gli esperti di IHS prevedono che le vendite di 308 aumenteranno dell’80% nel 2014, così come qualche mese fa avevano previsto che il crossover 2008 avrebbe conquistato rapidamente la leadership del segmento. Cosa non ancora avvenuta.
La nuova 208, lanciata lo scorso anno, ha aumentato i volumi in Europa di circa il 30% in combinazione con il modello precedente, la 207, ma non c’è’ stato un aumento significativo dei prezzi al netto degli sconti: oggi viene pubblicizzata a €9,950 completa di climatizzatore, ESP e 6 airbag.
Come afferma Florent Couvreur, un analista di CM-CIC Securities, “the real issue for Peugeot is Europe. As long as they’re not able to gain back market share, increase volumes and fill their factories, they will keep on losing money.”
La nuova 308 sarà prodotta anche in Cina, un mercato a cui Psa è disperatamente aggrappata per recuperare volumi e profitti, anche se un autorevole analista, Max Warburton di Bernstein Research, ha argutamente sottolineato che “…before the French can hope to be seen as premium in China, they need to somehow be seen as premium at home”.
Eppure, nonostante tutto, è probabile che PSA ce la farà, magari con l’aiuto del governo,  che di recente ha fornito una garanzia di 7 miliardi euro alla finanziaria del gruppo. Oppure con quello di Gm, che potrebbe aumentare al 20% la sua partecipazione, ma soprattutto grazie al suo spirito calvinista, che non ha eguali quando si tratta di fare sacrifici.
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