Mai chiedere all’oste com’è il vino. Figurarsi a chi gestisce in Italia il meccanismo kafkiano degli incentivi destinati all’acquisto di auto (e moto) verdi. Ne abbiamo già parlato a marzo e a giugno. Ritorno però sull’argomento perché qualche giorno fa a Torino, al Green Cars Forum, l’ing. Vincenzo Zezza della divisione delle politiche industriali del settore automotive del Ministero dello Sviluppo Economico, ha tranquillamente dichiarato: “La domanda di veicoli elettrici ha registrato un successo superiore al trend di mercato”. Vero. Se guardiamo il –8,3% registrato finora dal mercato auto in Italia, il +64,2% delle vendite delle elettriche non può che far felici. Peccato che dicendo questo, al Ministero si dimentichino di citare quante elettriche sono state vendute da inizio anno in Italia: 588 unità. La montagna, ovvero i 40 milioni di euro destinati ai veicoli “verdi” in generale (emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi per km), ha partorito un topolino.

Il meccanismo di erogazione degli incentivi non è ottimale? E’ un caso che i fondi destinati ai privati siano andati esauriti in pochi giorni e quelli per le aziende, legati alla rottamazione di un veicolo di oltre 10 anni, siano ancora disponibili? Nemmeno per sogno, spiega il rappresentante del Ministero: “La piattaforma regge e funziona”. E aggiunge: “La discriminante della rottamazione di un veicolo più vecchio di 10 anni non sembra bloccante”. Sarà. Quale azienda però ha oggi nel suo parco un’auto così vecchia? E ancora: perché allora a fine di luglio, come si può leggere sul sito dell’iniziativa, restavano ancora 34 milioni euro per le aziende?

E qui l’ultima notizia: il Ministero sarebbe però pronto a riformulare la ripartizione degli incentivi previsti per il 2014 pari a 35 milioni di euro entro il 15 gennaio. Sapete come andrà a finire? Nonostante (ripeto la frase che ho scritto qualche riga sopra) “la domanda di veicoli elettrici abbia registrato un successo superiore al trend di mercato”, gran parte delle risorse destinate ai veicoli elettrici sarà spostata verso le auto a gas, gpl e metano. Indovinate quale industria automobilistica ha la più grande quota di mercato e offerta di auto a gas? A pensar male si fa peccato ma molte volte ci si azzecca.

Commenti
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    La persona citata, se le parole sono correttamente riportate, non sa quello che dice. Nè con i numeri, nè con le percentuali.

    Per il fatto del passaggio dagli incentivi dall’elettrico al GPL, grida scandalo l’inverso …..e no quello di oggi.
    D’altronde Fiat ha il 20% del mercato….l’elettrico era in mano solo a Renault. Quindi guardiamo le cose nella loro completezza.
    Da ricordare che fu un “successo” di Bousquet quando era presindere di UNRAE a farsi dare 65MLN dal governo Berlusconi, poi divenuti quelli che sappiamo.
    😉

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    Beh, gli incentivi stanno ripartendo, speriamo che venga dato maggior peso ai privati, per i quali gli incentivi non si esauriscano in breve tempo.

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