Con uno sprint convulso negli ultimi giorni di dicembre, il mercato europeo dell’auto ha chiuso il 2013 a 12 milioni e 300mila immatricolazioni (-1.8%), facendo registrare nel mese un +13% rispetto al 2012. Per la prima ed unica volta nel corso dell’anno, la domanda è aumentata in quasi tutti i paesi: Germania (+5.4%), Francia (+9.4%), Spagna (+18.2%), Uk (+23.8%, al culmine di un anno record a quasi 2 milioni e 300mila unità), perfino in Italia (+1.4%).

E’ lecito dunque aspettarsi un’inversione di tendenza nel 2014? Probabilmente sì, dal momento che i fondamentali sono migliorati rispetto alla fine dell’anno scorso, ma certamente non in base ai dati di dicembre. Se alle immatricolazioni di vetture sommiamo quelle di commerciali leggeri, otteniamo un mercato totale 2013 di circa 13.7
milioni di veicoli, mentre dicembre ha fatto registrare una Saar (Seasonally adjusted annualized rate, il tasso di proiezione annuale di un mese) pari a 16.8 milioni, il che significa che il dato dell’ultimo mese risulta fortemente distorto da scadenze straordinarie quali cambiamenti nel regime fiscale, campagne incentivi con relativi km.0, sconti sullo stock in giacenza ecc.

Meglio quindi non usare toni trionfalistici, così come non sarà il caso di abbattersi quando usciranno i dati di gennaio, che inevitabilmente sconteranno la ‘spinta’ di dicembre. In effetti, più di una Casa ha avuto un interesse particolare a immatricolare entro la fine del 2013, prime tra tutte Opel e Renault che con un prodigioso ‘rush’ finale (rispettivamente 11mila e 13mila vendite in più rispetto a dicembre 2012) sono riuscite a chiudere l’anno con una quota di mercato non inferiore all’anno  precedente.

Il marchio Renault ha compiuto un recupero formidabile nel secondo semestre, grazie all’ottima accoglienza riservata ai nuovi modelli, Clio e Captur. In dicembre, dopo parecchio tempo, è stato il brand più venduto dopo Vw a livello europeo, nonostante una quota di appena il 2% in Gran Bretagna, destinata a crescere quest’anno ed ampiamente compensata dalla forte presenza in Russia e Turchia. Ma il capolavoro di Renault si chiama soprattutto Dacia, il marchio che è cresciuto di più in Europa nel 2013, oltre mezzo punto di quota. Quasi 300mila vetture che vanno ad aggiungersi alle oltre 800mila di Renault, niente male davvero.

Da segnalare inoltre il leggero calo di Vw (-0.2 ppt), che fa comunque notizia, quello più accentuato di Peugeot e Citroën (-0.3 e -0.5 ppt) che non riescono a causa della loro situazione finanziaria a tenere il passo col mercato, e la frenata dei coreani, Hyundai e Kia, penalizzati dal cambio sfavorevole. Rallentano la crescita i tre marchi premium tedeschi, che tuttavia insieme con Jaguar/Land Rover anche quest’anno rosicchiano un altro mezzo punto di quota ai generalisti, con Mercedes finalmente al 5% grazie alla nuova Classe A.

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