Nei prossimi giorni, precisamente il 17 maggio, sarà lanciata la nuova Volkswagen Polo. Non un’auto qualsiasi: 14 milioni di esemplari venduti finora dal 1975, 1,4 milioni in Italia dei quali 740 mila ancora circolanti. Numeri di un successo spesso “sacrificato” alla presenza in famiglia di sua maestà Golf. Volumi destinati a crescere grazie anche una gamma di motori tutti Euro 6, un lungo elenco di dispositivi elettronici, un prezzo identico alla versione precedente e l’obiettivo di “diventare in Italia il modello più venduto nel suo segmento di una Casa estera”, spiega Andrea Alessi, a capo del brand Volkswagen nel nostro Paese.

Premessa doverosa a parte, la nuova Polo potrà essere acquistata anche a rate con la formula Progetto Valore Volkswagen. E’ sufficiente scegliere la durata del finanziamento (24 o 36 mesi) e la taglia delle rate: small, medium o large. E il gioco è fatto. Come una qualsiasi ricarica del telefono. Nel taglio small si ha l’estensione della garanzia Extra Time 2 anni o 80.000 km, in medium si aggiunge anche la manutenzione ordinaria mentre in large è inclusa anche l’assicurazione incendio e furto per la durata del finanziamento.

Lo schema, non c’è che dire, è molto semplice e intuitivo. Il marketing ha fatto un buon lavoro. C’è però qualcosa che ancora non torna. Facendo un preventivo sul sito Volkswagen alla fine si può stampare una configurazione nel quale tutte le voci (anticipo, taeg, valore reale del finanziamento, …) sono esplicitate in maniera chiara. E non è poco: nonostante qualche miglioramento nella comunicazione, altre Case, nella maggior parte generaliste, non sono ugualmente chiare con il cliente (come si può leggere su InterAutoNews).

Manca ancora però qualcosa. Volkswagen garantisce il valore dell’auto a fine finanziamento ma non spiega su internet a quali condizioni: se riconsegno un’auto con 200 mila km e qualche problema di carrozzeria, il valore è garantito ugualmente? Perché poi non garantire un valore superiore a chi ha scelto la formula con manutenzione inclusa? E’ probabile che l’auto sia più controllata e in ordine. Da nessuna parte sul sito è poi spiegato in maniera esplicita cosa fare dopo i 36 mesi. E’ probabile che tutti i dubbi siano chiariti in concessionaria, qualche informazione in più, anche in forma di semplici FAQ, però su internet sarebbe utile.

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