Siamo nell’anno 2022. Il servizio di Google Car sbarca nelle principali città europee dopo aver spopolato negli Stati Uniti. Chiunque attraverso un’app può “chiamare” un veicolo senza pilota da 2 o 4 posti, versione base o lusso (le tariffe sono differenziate) capace di condurlo autonomamente in qualsiasi luogo della città… Si paga con carta di credito per minuto di utilizzo e costa la metà dei tradizionali servizi di car sharing. La gente lo adora perché elimina lo stress della guida, i tempi di attesa sono ragionevoli (inferiori a 10 minuti) e consente di viaggiare ad emissioni zero perché tutte le G Car sono elettriche. Dopo le difficoltà iniziali legate alla programmazione del sistema di guida automatica sulle specificità del traffico di alcune città particolarmente “complicate” fra cui Roma, Napoli e Palermo, il servizio entra a regime e Google riesce ad incrementare in poco tempo la flotta la cui gestione è governata da un algoritmo particolarmente efficacie. Che viene subito segretato.

 Le conseguenza nell’arco di 12 mesi:

  • Le amministrazioni delle città dov’è attivo il servizio cercano nuove soluzioni per disincentivare l’uso dell’automobile privata (indipendentemente dalla tecnologia propulsiva). Google Car sembra l’uovo di colombo della mobilità. Riduce i costi per gli spostamenti, il traffico, l’inquinamento e minimizza il numero degli incidenti stradali.
  • Crollano i volumi di vendita di citycar e di auto compatte in generale. Si ferma contestualmente anche il mercato dell’usato depresso da un eccesso di offerta degli italiani che cercano di liberarsi della propria auto.
  • I concessionari subiscono poco dopo il contraccolpo sia nelle vendite che nel postvendita e si preparano a nuovi tagli del personale.
  • Uber si trasforma in Google Car premium. I veicoli sono sempre delle berline di rappresentanza però non c’è più l’autista.
  • Quindi gli autisti che lavoravano per Uber si uniscono ai tassisti e proclamano scioperi su scioperi. Che però hanno come unico effetto quello di promuovere l’uso di Google Car.
  • Le compagnie assicurative scoprono la crisi: per la prima volta nella storia crolla il valore delle polizze RC auto stipulate nelle grandi città. Ma riescono a compensare parte delle perdite assicurando le Google Car contro gli atti vandalici. Che diventano molto frequenti!
  • Alla notizia che Google nel 2023 estenderà il servizio ai tragitti extra urbani con veicoli più grandi in grado di ospitare intere famiglie con bagagli, gli analisti prevedono il collasso del mercato automobilistico e la fusione fra i principali Costruttori occidentali.
  • Gli appassionati di auto creano dei movimenti per la salvaguardia del “piacere di guida”
  • I giornalisti dell’auto si estinguono definitivamente.

D’accordo, ho lasciato correre troppo la fantasia. Ma sono convinto che chi produce automobili deve avere paura della Google Car. Qui vi spiego meglio il perché. Aggiungo che al momento soltanto un manager di una casa automobilistica – Mark Reuss, responsabile del prodotto di General Motors – si è espresso pubblicamente in proposito. Queste sono le sue parole: “Chiunque può fare qualsiasi cosa se dispone di abbastanza tempo e denaro. E se questo è il loro obiettivo, Google potrebbe diventare un temibile concorrente”.

Commenti
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    Oppure. Google decide di fare una bella joint-venture con Toyota. e non si pone più problemi di tecnologia a 4 ruote, impianti produttivi, rete distributiva e assistenza. Il che, considerati i ridicoli margini economici (Maserati sbandiera poco più del 20%) che spunta l’industria dell’auto rispetto a ciò che realizza l’hi-tech (Apple docet), non mi sembrerebbe un cattivo affare…
    Perché una cosa vendere a 600 euro uno smartphone che ha un costo di produzione di 110 euro, a essere pessimisti. Altro è investire cifre iperboliche per vendere a 50mila una vettura che ne costa circa 40mila…

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    secondo me succedera com succede adesso con i telefoni. Google fornisce il sistema operativo android e i vari produttori fanno i loro telefoni. Con le automobili succedera che google fornira il software che renderà “intelligenti” le auto e i vari produttori costruiranno sempre auto ma con software google, o anche altro perchè sicuramente ci saranno dei concorrenti. Mercedes e Bmw sono a un buon livello.

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