Ha ragione Valerio Berruti quando dice (Repubblica A&F di ieri, 21 luglio) che un modello vincente può salvare il marchio. Due ancora meglio, aggiungo io. Come è successo a Renault, che in Europa a giugno si è piazzata al secondo posto nelle vendite dopo Volkswagen grazie alla spinta di Clio e Captur, guadagnando nel semestre quasi mezzo punto di quota di mercato. O a Dacia (+32% a giugno, +35% nel semestre), grazie ai modelli Sandero e Duster.
A ben vedere, i dati del primo semestre dell’anno, aldilà dell’aumento delle immatricolazioni (+6.2% nei 28 paesi EU più i 3 EFTA), hanno fatto registrare un’inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi, con i marchi premium sostanzialmente statici, i coreani in calo, ed i generalisti che sono riusciti finalmente a fermare l’emorragia di vendite perse. Anche il leader VW perde terreno, pur mantenendo una quota al di sopra del 12%, nettamente superiore a quella di Ford, seconda con 7.4%.
Di fatto dunque i marchi cosiddetti generalisti, che operano cioè in tutti i segmenti, rimangono cinque: oltre a VW, nell’ordine Ford, Opel, Renault e Peugeot. Mentre Citroën e Fiat, “scivolano” nel gruppo dei produttori che nel mercato occupano “nicchie allargate“, come Skoda (+20% nel semestre), Toyota e Nissan, ma che complessivamente sono al di sotto del 5% di quota.
Tale perdita tuttavia, che in parte deriva dalla scelta strategica delle due aziende (Citroën e Fiat) di concentrare la propria gamma in determinate fasce di mercato (si pensi allo sviluppo dei sub-brand 500 e DS), potrebbe, almeno per Citroën, rivelarsi solo temporanea se il nuovo prodotto in arrivo nel secondo semestre dell’anno, vale a dire la C4 Cactus, si rivelasse vincente (come va l’auto francese lo potete leggere qui).
Io credo di si: penso che la nuova Cactus sia un prodotto davvero innovativo, in grado cioè di polarizzare la scelta dei clienti ridefinendo i tradizionali segmenti, e sono convinto che il coraggio di Citroën, che ha continuato ad investire nel prodotto nonostante una situazione finanziaria critica, verrà premiato dal mercato.
[…] persino il nome, apparentemente impronunciabile) poi con la Juke, o alla alleata Renault, che si è rilanciata con vetture non convenzionali come la Captur, alla Opel con la Mokka e via […]