Quella che vedete nella foto è un’auto simbolo. L’ho fotografata qualche giorno a Seattle. E’ una Volkswagen Golf della prima generazione. Negli Stati Uniti era chiamata Rabbit. Una vecchia Golf che può essere presa come esempio del mercato americano.

Primo: è una Golf e negli Stati Uniti di Golf se ne vendono poche (meglio, difficile a dirlo per un europeo, va la Jetta). Per dare un numero: nel primo semestre 2014 le vendite di Golf in US si sono dimezzate con un calo del 48,3%. Golf a parte, il mercato US sembra non dare grandi soddisfazioni ai tedeschi di Volkswagen (che nel mondo chiudono però con un semestre record con oltre 3milioni di vetture) tanto che, come avevamo già anticipato qui, Martin Winterkorn ha deciso di lanciare un’offensiva sul mercato a stelle strisce con un investimento (per tutto il Gruppo) di 7 miliardi di dollari. Non solo: 900 milioni di dollari saranno investiti per ampliare lo stabilimento di Chattanooga (Tennessee) per ospitare la produzione di un prossimo suv medio da 7 posti a partire dal 2016. Unico l’obiettivo: conquistare gli americani. Ci riuscirà? Vedremo. Nel frattempo i numeri del primo semestre US vedono il marchio Volkswagen perdere terreno con un calo di vendite del 13,4%.

Secondo: la Golf della foto è Diesel. Nonostante i limiti imposti dall’amministrazione Obama (34.5 mpg per il 2016 e 54.5 mpg per il 2025) spingano, in particolare per i veicoli più grandi, verso il gasolio (e metano), le auto Diesel negli Stati Uniti non hanno ancora sfondato e la loro immagine rimane legata ai grandi e lenti truck. D’altronde con il prezzo del gallone di benzina stabile sotto i 4 dollari, meno di 80 centesimi a litro, non c’è neppure la necessità di trovare alternative. Oggi, solo il 2% delle auto vendute (truck esclusi) ha un motore a gasolio e si vendono più ibride che Diesel. Secondo le stime degli analisti di Navigant Research la quota nei prossimi anni salirà ma non proprio rapidamente con una previsione di una quota del 7% per il 2023.

Terzo: la Golf è una berlina compatta per le nostre latitudini, piccola per gli Stati Uniti. Piccole che da quelle parti continuano ad avere difficoltà nelle vendite. Anche se in questa direzione qualcosa si inizia a muovere: secondo gli ultimi dati, sommando small cars e middle cars, si arriva al 38,8% del mercato nordamericano. Non è poco. Almeno su questo, il proprietario della Golf verde di Seattle, potrà dirsi contento.

Commenti
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    Si nota anche che l’auto è veramente vecchia: sarà del 1976/77, neanche in Italia si vedono più in giro Golf di quell’epoca. In Usa si incontrano spesso auto così anziane? Sarebbe il paese dei contrasti: auto nuove gigantesche e assetate ma anche auto vecchissime.

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    Come dicevo nel post, è una Golf della prima generazione, quindi gli anni sono quelli che ha indicato. In realtà, oltre ad essere una eccezione per i motivi di cui ho scritto sopra, è una rarità trovare auto così anziane anche negli Stati Uniti. Anche se a Seattle, come a San Francisco, per i suoi movimenti alternativi, può capitare di incrociare vetture di questo tipo più di frequente. Grazie.

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