Gm Ford e Fiat Chrysler tirano sul mercato interno nordamericano come prima della lunga recessione iniziata nel 2008, specchio di una economia che va sul serio. Una boccata di ossigeno in particolare per il gruppo di Sergio Marchionne, ancora in mezzo al guado con la fusione e alle prese con un’Europa in rosso per Fiat.

Ma siccome è un agosto pazzo e ci sono di mezzo almeno un paio di guerre, un paese in default e un altro preso a calci dai militari, le Tre di Detroit sono in forte apprensione. Perché uno studio appena uscito in America prevede per il 2014 una caduta delle vendite di veicoli in Sud America dell’8%, del 10% in Russia e del 27% in Thailandia. Tutti paesi dove le tre sorelle coltelle vendono e in alcuni casi costruiscono.

Linko qui lo studio, la mappa e le osservazioni che il Detroit News ha ben riportato. Aggiungo di mio che da giovedì per tre giorni i banchieri centrali di tutto il mondo si vedranno sulle montagne del Wyoming, a Jackson Hole, per discutere ufficialmente di disoccupazione. Ma è molto probabile che l’agenda venga sovvertita per parlare di come va (male) questo pazzo mondo. E dei suoi effetti su finanza e industria. Peccato che la Federal Reserve non abbia invitato Marchionne né i suoi omologhi di Detroit. Saranno soltanto convitati di pietra.

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