Il venditore ideale di Alfa Romeo

Chi è il venditore ideale di Alfa Romeo destinata a diventare premium brand nei piani di Sergio Marchionne? Il marchio – è noto – è un cuore che batte forte: entro il 2018, riceverà 5 miliardi di investimenti, 8 nuovi modelli e ha un obiettivo di vendita di 400.000 unità (dalle 74.000 del 2013).  Insomma, roba da non dormire la notte. E in una di queste la settimana scorsa, complice il cellulare lasciato acceso, un plin di un sms di un amico in America mi sveglia per dirmi: ma hai visto chi è il nuovo amministratore delegato di Alfa Romeo Nordamerica?

Mi rigiro dall’altra parte e aspetto il giorno. Quando accendo il pc, leggo che Reid Bigland è stato nominato da Marchionne al volante di Alfa Usa e Canada, 82 showroom dedicati più 4 in Canada, per il ritorno più strannunciato dei nostri tempi. Vado su Usa Today, giornale pop e dunque l’unico realmente nazionale, e trovo questo articolo su Bigland. Poi vado sul sito del gruppo ed ecco questa scheda. Non è un manager strappato alla concorrenza del lusso…

Ok, Reid Bigland ha una storia di venditore di camion e di truck, cose toste da America profonda, Ram e dintorni con cui si fanno tanti soldi, sta nel Gec (la cupola marchioniana) e deve essere uno che ci sa fare sul campo perché altrimenti non sarebbe non dico promosso, ma sopravvissuto in questi anni di passione. L’intera gamma Ram, per dire ancora, ha segnato aumenti tra il 14 e il 18% nel luglio scorso, numeri complessivi che non si vedevano dal 2005. Ram Truck e Jeep in particolare crescono a doppia cifra, una cuccagna ad Auburn Hills.

Mi stiracchio davanti a un caffè e rispondo con un sms al mio amico in America (spero di svegliarlo): lo sai che non lo so se Bigland è il profilo giusto del venditore ideale di future Alfa Romeo premium&competitor di Bmw, Audi e Mercedes? Di uno che deve ricreare e riposizionare un marchio nel cuore degli americani? Marchionne credo risponderebbe così: se il prodotto è valido, si vende da solo. Reid fatti sotto, plin.