Qualche ora fa è stata lanciata a Londra la nuova Jaguar XE, la compatta andrà a sfidare le varie Audi A4, Bmw Serie 3 e Mercedes Classe C. Per la cronaca della serata e le informazioni sulla nuova Jag potete leggere qui quello che ho scritto per il Corriere della Sera. In queste righe mi vorrei fermare piuttosto su un aspetto non meno interessante: la fabbrica di Solihull. L’ho visitata la scorsa settimana in occasione di una preview esclusiva proprio della XE.

Solihull è un messaggio di speranza. Forse esagero, ma una fabbrica che si apre è sempre un segnale positivo. Tanto più in Europa. Tanto più nel mondo dell’auto. Solihull non è un impianto nuovo, qui già produce Land Rover ma  per ospitare la nuova Jaguar XE è stato ampliato di circa 160 mila metri quadrati. Una nuova fabbrica nella fabbrica. Per intenderci la nuova superficie è grande quanto 22 campi di calcio. Camminarci e vedere robot e attrezzature nuove (molte dell’italiana Comau di proprietà del gruppo Fiat – FCA) regala una sorpresa. La stessa sensazione positiva e di vitalità che ho avuto visitando qualche tempo fa l’impianto di Fremont di Tesla e che forse si ritrova, almeno in parte, nella “nuova” Melfi, che abbiamo raccontato in questo post.

Il tutto è costato un investimento complessivo di 1.5 miliardi di sterline e 1.700 nuovi posti di lavoro. A questi vanno ad aggiungersi i 500 milioni di sterline investite nello stabilimento di Wolverhampton dove vengono prodotti i nuovi motori modulari della famiglia Ingenium che saranno adottati dalla XE. Anche in questo caso nuovi posti di lavoro: circa 1.4o0.

Per me è questa la storia “vera” della nuova Jaguar XE. L’auto arriverà a giugno 2015 e il resto avremo tempo di raccontarlo.

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