Il titolista non sono io ma Karl Thomas Neumann, il disinvolto amministratore delegato di Opel che ama parlare senza peli sulla lingua e girare per i Saloni indossando un paio di Google Glass. Sabato mattina, un suo tweet che riproduciamo in foto (uno dei rari top manager dell’auto che usa il social in prima persona)  ci fa stropicciare gli occhi: “Attenzione, ci sono delle Opel Corsa e delle Adam che non devono essere guidate ma richiamate per la sicurezza. Dettagli al link”. Un problema allo sterzo per 8.000 modelli consegnati a partire dal maggio scorso, già oggetto di richiamo da parte della Casa.

L’avete mai visto un amministratore delegato che ordina di non guidare le proprie auto?  Per me è la prima volta e, a memoria, non ricordo che sia mai successo nemmeno negli Stati Uniti, dove la questione richiami è all’ordine del giorno, imposta fin dagli anni ’60 dalle battaglie a fianco dei consumatori di Ralph Nader. Per intenderci, ci sono già stati 44 milioni di richiami nei primi 8 mesi del 2014, record storico.

Neumann va molto apprezzato, per lo stile oltre che ovviamente per la sostanza. Ma è  bene ricordare che la casa madre Gm è sotto pesante accusa per non avere effettuato dei richiami per difetti ai blocchetti chiave su propri modelli, alcuni dei quali – è stato adesso accertato – hanno provocato incidenti e la morte di 21 persone. La bomba è scoppiata tra le mani dell’appena arrivata Mary Barra, prima donna Ceo a questi livelli nell’industria dell’auto. Che sta faticando non poco a difendersi, a coordinare richiami per 26 milioni (sui 44 totali ) di proprie auto e a fare pulizia interna.

La prontezza dello sbalorditivo tweet di Neumann  è anche merito di Barra. E purtroppo di vittime innocenti.

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