La Mondeo mi piace. Si, io penso che sia una “bella” macchina e non mi capitava da anni di apprezzare una Ford in questo modo, diciamo a tutto tondo. Agli ultimi Saloni l’ho vista solo di sfuggita e ammetto che forse l’ho pure un po’ snobbata. Inconsciamente. Del resto le auto del cosiddetto segmento D interessano poco (le wagon) o nulla (le berline). Perché i “padri di famiglia” italiani preferiscono i SUV e i crossover. Ma dopo averla guidata, a questi padri di famiglia dico: prima di decidere provate comunque a dare un’occhiata alla nuova Mondeo Station Wagon…

Certo l’auto “aspirazionale” dei giorni nostri è e rimarrà quella rialzata, ma chi bada al pratico sappia che con questa Mondeo (in versione rigorosamente Wagon) potrà appagare anche il senso estetico. L’auto è bella, ha appeal e una coerenza stilistica di insieme che nessun altra Ford di oggi può vantare. Poi va molto bene su strada. C’è il proverbiale feeling delle Ford europee che ti fanno sentire subito “a casa” quando siedi al posto guida, condito con un confort di alto livello, soprattutto in termini d’insonorizzazione. C’è lo spazio di una grande familiare di 4,80 (anche se mi sarei aspettavo qualcosa di più per l’abitabilità posteriore) e un’offerta completa sia di motori (a regime 5 benzina e 3 diesel, manuali e automatici) che di equipaggiamenti con tutti gli ultimi ritrovati tecnologici di assistenza alla guida disponibili a catalogo, compresa una primizia: le cinture di sicurezza posteriori con airbag integrato.

In Ford hanno voluto fare le cose in grande. Si vede e i manager dell’Ovale Blu ci tengono a sottolinearlo. Ma è anche chiara la ragione: in Europa devono recuperare la credibilità persa con la penultima generazione di Mondeo e farsi perdonare il ritardo di due anni sul lancio commerciale di questo modello che è – lo ricordo – gemello della Fusion già in vendita in America. I tempi tecnici del trasferimento della linea di produzione dallo stabilimento belga di Genk (chiuso) e a quello spagnolo di Valencia hanno imposto quest’attesa. Meglio tardi che mai, anche se alla Ford hanno fatto un bel regalo alla Volkswagen Passat, la concorrente (leader di mercato) di sempre che nel frattempo si è rinnovata. La partita non sarà facile, ma bella.

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