A Detroit, la patria dell’auto americana, la Ford ha dato vita –  insieme a Magna (componentistica) e Verizon (telecomunicazioni) – a un incubatore, sembra una parolaccia che sta per acceleratore d’impresa di start up. Le tre multinazionali, Ford in testa, investiranno complessivamente 2 milioni di euro per creare “Techstars Mobility, Driven by Detroit” nel settore dei trasporti, operante dal prossimo giugno a favore di chi sviluppa soluzioni nuove per la mobilità. Una necessità dei nostri tempi.

Ho letto la notizia sul Detroit News (ecco il link) e ho subito pensato che la Ford abbia dato un bel calcio d’inizio in una città devastata dalla crisi. L’incubatore  è una buona notizia.

Poi ho rimuginato sulla cifra di 2 milioni e francamente non mi sono sembrati molti, viste le dimensioni di Ford, Verizon e Magna nei rispettivi settori. Infine ho pensato che queste iniziative con al centro l’innovazione sono moneta corrente nella Silicon Valley (ci sono incubatori piuttosto interessanti anche in Italia, uno di questi – H-Farm – ha lavorato recentemente con la Porsche) e la bella storia  di Techstars mi ha dato un po’ il senso della distanza sempre più grande fra Detroit, la old Detroit, e San Francisco. Laggiù dove corrono altre sperimentazioni e rischi d’impresa con investimenti più massicci. Nell’auto e non solo. E vediamo come Ford e le sue sorelle sapranno rispondere dal 6 gennaio al Ces di Las Vegas. Una città che qualcuno vorrebbe far diventare la nuova culla di start up.

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