Hacker sta per pirata informatico. E’ forse il pericolo numero uno o due per la prossima auto a guida autonoma: invece di rubare un modello nuovo di zecca come capita oggi, quanto ci metterà un hacker a impadronirsi dei comandi della macchina che vi sta portando a spasso mentre state chattando tranquilli con il vostro capo o (meglio) con il vostro amore? Non che l’hacker un lavoro già non ce l’abbia: pensate che la Tesla Model S ha ben 62 microprocessori a bordo, più o meno gli stessi di equivalenti modelli Mercedes, Bmw, Audi o Lexus. Tutte macchine che fanno venire l’acquolina in bocca a qualsiasi pirata digitale, indovinate per farci cosa.

Jeep ha avuto recentemente uno scontro frontale con la questione hacker. E la settimana scorsa Bloomberg ha scritto che il gruppo Volkswagen ha fatto pressioni per due anni per tenere nascosto un report che rivelava di un difetto a un immobilizzatore usato anche da Fiat, Honda e Volvo. Un buco che rendeva vulnerabile il sistema, chissà se perfetto per un furto.

Come evitare allora che un hacker vi porti via (per adesso) l’auto fiammante? Leonid Bershidsky, columnist di Bloomberg View, sostiene che l’arma letale contro un hacker è … tenersi la propria vecchia macchina senza tanti microprocessori. E dice pure di non essere un luddista. Paura degli hacker? Semplice, non comprate un’auto nuova!

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