Tesla ha annunciato che dal prossimo 29 settembre, inizierà a consegnare negli Usa la Model X. Il suv elettrico è il terzo modello dell’azienda californiana dopo la Roadster (non più in vendita) e la Model S e anticipa la prossima berlina compatta Model 3 attesa per il 2017. Il piano industriale di Tesla continua (e genera inseguitori). Anche considerando la costruzione della fabbrica delle batterie GigaFactory a Reno in Nevada con apertura prevista per il 2017 prima del lancio della Model 3. Il titolo al Nasdaq vola, la capitalizzazione ha raggiunto i 32 miliardi di dollari e molte Case tradizionali sono costrette a finanziare indirettamente le elettriche californiane, acquistando crediti da Tesla per ripulirsi la “coscienza”.

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Ho seguito la storia di Tesla sin dall’inizio e non posso che essere contento di tutto questo. Anche se è difficile non porsi una domanda sulla Model X. Il suv a batterie di Tesla, nella versione Signature (trazione integrale, l’equivalente di oltre 700 cavalli, batterie da 90 chilowattora e un’autonomia di quasi 400 km), può essere già ordinato ad un prezzo di 132 mila dollari. Se poi si considerano incentivi e risparmio di carburante nei primi 5 anni di vista, si scende a 112 mila dollari. Una cifra non proprio accessibile. Non a caso a molti americani non va giù che il governo premi con una Federal Tax Credit di 7.500 dollari, i già ricchi acquirenti di una Tesla.

Più o meno con la stessa cifra si possono acquistare una Jaguar F-Type Coupé 5.0 V8, una Range Rover 5.0 Supercharged Vogue, una Maserati Granturismo 4.7 V8, una Porsche 911 3.8 Carrera GTS, oltre ad una ampia scelta di versioni M e AMG dei modelli Bmw e Mercedes. Tutte sportive dal grande fascino, alle quali la Model X può contrapporre l’idea di un futuro ancora incerto ad emissioni zero. Potendo permettermelo, io prenderei in ogni caso la Tesla. E voi?

Tesla Model X Signature price

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