CarPlay di Apple o Android Auto di Google? In Porsche hanno scelto il primo. Il motivo è presto detto. Secondo quanto scrive la rivista americana Motor Trend, i tedeschi per la futura 911 (2016) avrebbero scartato il sistema di Google perché Android raccoglierebbe a bordo troppi dati sensibili come la velocità, la posizione dell’acceleratore, la temperatura dell’olio, i giri del motore, … tutte le informazioni sarebbero controllate e memorizzate da Google. E’ come consegnare le chiavi dell’auto simbolo di Porsche a all’azienda di Mountain View.

Questo è solo l’ultimo esempio di una sfida appena iniziata tra aziende digitali e industria automobilistica, pronte a sgomitare per guadagnare un posto in prima fila in un business, quello dell’auto connessa e dei dati ricavati a bordo, che oggi vale 30 miliardi di euro e che arriverà a 170 miliardi nel 2020 (stime McKinsey). Senza considerare la possibilità, nemmeno tanto remota a vedere quanto accaduto negli Stati Uniti, di essere tutto hackerato. Soprattutto se, secondo un report McKinsey di cui ho scritto lunedì sul Corriere della Sera, il 75% dei responsabili delle Case automobilistiche avrebbe ammesso oggi di non avere contromisure contro gli attacchi di un hacker.

Dimenticavo: se avete in mente di acquistare una nuova Posche 911, meglio comprare prima un iPhone. A questi livelli non dovrebbe essere un problema.

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