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La Mazda RX-Vision ha vinto a mani basse il confronto con tutte le altre novità del 44simo Tokyo Motor Show. Giudizio personale per carità. Se volete anche opinabile, parlando di stile e design. Il concept sviluppato per prefigurare il probabile ritorno della sportiva RX (in occasione del centenario della casa giapponese nel 2020) ha brillato senza precedenti, neppure aiutato da uno stand piuttosto buio e in posizione non proprio centrale. Le linee sono fluide e proporzionate con una sportività non ostentata ed elegante. Più italiana che giapponese. Il lungo sbalzo anteriore fa sognare sportive d’altri tempi. Molto British e poco manga.

Semmai l’unico dubbio è sul motore rotativo: il ceo Masamichi Kogai ha fatto intuire a Tokyo che la sportiva potrebbe averlo a bordo. Davvero in Mazda sono riusciti a ridurre i proibitivi costi di produzione del rotativo? Con il giro di vite atteso nei prossimi mesi con i nuovi cicli di omologazione in tutto il mondo, riuscirà il motore a pistoni rotanti a rispettare i restrittivi valori di consumi ed emissioni?

In ogni caso, nel giro di un mese o poco più, non è la prima volta che Mazda stupisce: al Salone di Francoforte di settembre la Koeru aveva conquistato tutti (me compreso) anticipando l’arrivo sul mercato di un crossover coupé atteso per il 2017. Ne avevamo scritto qui.

La prossima generazione di modelli della casa giapponese parte dunque con il piede giusto e potrebbe spingere in alto le vendite Mazda negli anni futuri. Tanto più se, dopo l’uscita non proprio indolore di Ford, i conti economici iniziano a tornare e la partnership con Toyota potrebbe aiutare non poco le economie di scala. Ne vedremo delle belle.

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