Samsung e l’auto elettrica, un amore a prima vista. O quasi. Nei giorni scorsi i coreani hanno annunciato di aver ceduto il 90% del business chimico (plastiche per intenderci) della loro Samsung SDI alla rivale Lotte per 2.300 miliardi di won, l’equivalente di 1,83 miliardi di euro. La cessione rientra in una strategia di rendere il colosso di Seoul più efficiente.

L’operazione sembra nascondere però anche un altro piano: concentrare risorse economiche per lo sviluppo e la produzione di batterie al litio per auto. Elettriche. Ma anche ibride e ibride plug-in. Consolidare un business che potrebbe avere presto altri attori del mondo digitale, a partire da Apple. Come riporta Bloomberg, Samsung SDI investirà nei prossimi anni 2 mila miliardi di won, circa 1,6 miliardi di euro nelle batterie per ibride, ibride plug-in ed elettriche. I coreani hanno partnership soprattutto con Bmw (loro le batterie di i3 e i8 ad esempio), oltre che con Audi, Chrysler, Ford e Tata. Senza dimenticare che Samsung Motors, la divisione auto, è controllata da Renault.

Samsung già a febbraio ha rilevato la divisione batterie dell’austriaca Magna (in rapporti, si dice, con Apple e la stessa Bmw per la costruzione dell’auto di Cupertino). Nei giorni scorsi Samsung ha poi inaugurato uno stabilimento in Cina nel distretto di Xi’an con un investimento iniziale di 600 milioni di dollari destinato ad arrivare a 1 miliardo entro il 2020, con l’obiettivo di produrre batterie per 40 mila auto ogni anno destinate al mercato locale. E se ci credono loro.

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