La trasparenza che forse serviva. Se le conseguenze del dieselgate per Volkswagen sono ancora tutte da scoprire, ci sono altri tedeschi che sulla partita delle emissioni e dei motori a gasolio hanno deciso di giocare all’attacco. A farlo è Opel e il suo numero uno Karl-Thomas Neumann che su queste pagine abbiamo altre volte criticato per il continuo rinvio del pareggio di bilancio e per le strategie industriali poco condivisibili.

Ora però è arrivato il momento di riconoscergli il valore di un’iniziativa: a partire dalla nuova Astra, da giugno Opel offrirà oltre alle informazioni su consumi di carburante ed emissioni di CO2, anche i dati relativi ai consumi registrati nel ciclo WLTP (Worldwide Harmonized Light Duty Vehicles Test Procedure), lo standard normativo più vicino a un comportamento reale, che andrà a sostituire nel 2017 l’attuale NEDC.

L’azione non finirà qui: da agosto su tutte le nuove Opel a gasolio sarà aumentata l’efficienza del sistema SCR (Selective Catalytic Reduction) necessario a ridurre gli ossidi di azoto (NOX), in modo da facilitare il raggiungimento dei valori delle emissioni in condizioni reali misurate sulla futura normativa RDE (Real Driving Emissions) prevista per settembre 2017.

Perché, come dice Neumann, “Opel vuole procedere in anticipo nella direzione delle linee guida RDE per dimostrare che ciò è fattibile”. Ora tocca agli altri seguire l’esempio.

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