Per un referendum che non ha raggiunto il quorum in Italia, ce ne sarà uno tra due mesi che, stando a quanto dicono i CEO di alcune Case, potrebbe influire sui futuri investimenti di alcuni costruttori, in Gran Bretagna. Si tratta di “Brexit” il referendum sulla permanenza, o meno, del Regno Unito nell’Unione Europea.

In un sondaggio indipendente realizzato da ComRes tra i membri  dell’SMMT, voce dell’automotive britannico che raccoglie case auto e traders, ha espresso preferenza per l’Europa l’88% tra i grandi costruttori. Carlos Ghosn, presidente di Nissan (e Renault) che in Gran Bretagna ha 8.000 dipendenti diretti e 32.000 di indotto, ha dichiarato pubblicamente la sua preferenza per la permanenza perché “per noi una scelta di stabilità è più positiva che un salto nel buio”.

Stesso pensiero del capo di vendite marketing del gruppo Bmw, Ian Robertson: “La nostra esperienza dimostra come la libera circolazione di componenti, prodotti finiti e personale qualificato sia di gran beneficio per le attività basate nel Regno Unito”. Vedi Mini e Rolls-Royce.

Nessuna casa automobilistica farà campagna attivamente finanziando i movimenti a favore del “Remain a member of the EU”. Da qualche mese i costruttori, tra cui Toyota, Nissan e Honda, stanno rilasciando dei comunicati stampa con numeri a favore: 8 Toyota su 10 e 9 Nissan su 10, vengono esportate fuori dall’Inghilterra, e il mercato verso cui sono destinate per la maggior parte è l’Europa.

Se vincesse il “Leave” si aprirebbero almeno due anni di rinegoziazione dei trattati con la Commissione Economica del Parlamento europeo, con la quale il governo inglese ha raggiunto un accordo, riconducibile a uno statuto speciale, per scongiurare Brexit.

L’Unione europea, che subirebbe un gran colpo a un’immagine già appannata, potrebbe decidere di fare la voce grossa e bloccare la libera circolazione delle merci con il Regno di sua Maestà. Nel Regno Unito, il quorum non deve essere raggiunto perché non previsto dal sistema di voto inglese.

“Too close to call” secondo gli ultimi sondaggi. “Remain a member of the EU” or “Leave the EU”? Il 23 giugno la maggioranza dell’auto metterà comunque una croce su “Remain”.

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