Tra tutti gli utenti che hanno twittato in diretta del #Debate2016 fra Hillary Clinton e Donald Trump – per la prima volta in live streaming anche sulla piattaforma di microblogging Twitter – c’è stata anche la Ford, casa automobilistica tra le più attive sui social, non solo in America, ma anche in Europa e in Italia

La Ford, durante il dibattit,o si è lanciata in una sorta di live fact checking delle affermazioni del candidato presidente Trump, il quale già da tempo durante i suoi comizi tira in ballo la casa dell’ovale blu per dimostrare la perdita di posti di lavoro causata dallo spostamento delle produzioni in Messico. Come cattivo risultato, sostiene Trump, del peggior accordo commerciale mai firmato dagli Usa – il Nafta. “So Ford is leaving. You see that their small car division is leaving. Thousands of jobs leaving Michigan, leaving Ohio”, ha affermato Trump durante il dibattito.

Nel giro di pochi minuti, Ford Motor Company ha replicato con un tweet (qui) dal suo profilo ufficiale alle affermazioni del candidato repubblicano, con un’infografica su posti di lavoro creati (28.000) e investimenti fatti (12 miliardi di dollari), negli ultimi 5 anni negli Usa.

Ford ha poi proseguito twittando, anche una volta cambiato argomento del dibattito, rispondendo a tutti i tweet di utenti che chiedevano delucidazioni in merito: la divisone small cars (Focus e C-Max) verrà sì spostata, ma al suo posto arriveranno le linee di due nuovi veicoli e c’è già l’accordo col sindacato Uaw (anche loro a twittare dal loro profilo ufficiale durante il #Debate2016).

Ford è una delle case con l’utilizzo migliore dei propri profili social a 360 gradi. Non solo promozione del proprio prodotto, ma anche e soprattutto assistenza al cliente, via twitter, condivisioni della passione dei propri fans e attualità.

Altre case stanno seguendo questa scia: Fiat, Jaguar, Land Rover, Mercedes, Opel, Peugeot, mentre altre hanno ancora della strada da fare.

“Chi smette di spendere soldi in comunicazione e pubblicità è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo”. Chi l’ha detto? Proprio Henry Ford.

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