Il nostro Lepouquitousse ha esposto un problema sull’uso dello smartphone in auto di cui avevo scritto recentemente. Siamo la generazione “Smartphoners”, in tutti i sensi. Secondo la società di ricerca IDC nel 2015 ne sono stati venduti in Italia poco più di 19 milioni.
L’utilizzo di dispositivi elettronici alla guida è vietato dal Codice della strada, con multe da 171 a 646 euro, decurtazione di cinque punti della patente e ritiro della stessa se l’infrazione viene ripetuta nell’arco dei tre mesi. Peccato che un po’ come l’evasione, lo smartphone alla guida sia “tollerato” da gran parte delle persone.
Una delle soluzioni proposte recentemente si chiama Smartphoners e per assurdo che possa sembrare, è un’applicazione, italiana. Il funzionamento è semplice. Si avvia l’app sul telefono prima di mettersi alla guida e tramite l’accesso a servizi di geolocalizzazione, Smartphoners verificherà il rispetto dei limiti di velocità, chiamate a cui non si risponde e via dicendo. Più km si fanno con una guida corretta, più punti e diritto a premi si avranno.
Un approccio motivazionale, che a mio parere sa più di operazione di marketing ben studiata. Smartphoners conta già 9.000 iscritti e dal primo ottobre si avvia alla fase 2. Più premi messi in palio da sponsor, buoni carburante o spesa, un punto per ogni chiamata rifiutata, 20 punti per ogni amico presentato, più estrazioni di premi.
Il “presenta un amico a Sky” o la lotteria della sicurezza in auto. No, non mi piace.
La soluzione più concreta e plausibile dovrebbe venire dalla tecnologia messa sulle auto, quella stessa tecnologia che ci propinerà la guida autonoma e la connettività sempre, dovunque e comunque.
Su praticamente tutte le auto nuove, il sistema multimediale permette il collegamento del dispositivo tramite Android Auto e Apple CarPlay, via USB. Questo collegamento, avviata l’app, rende il display del telefono inutilizzabile.
In futuro, le case, secondo me, dovrebbero introdurre il collegamento tramite Android Auto e CarPlay anche via bluetooth. Estremizzandolo, si potrebbe fare in modo che appena entrati in auto, un bluetooth sempre attivo, faccia partire in automatico il collegamento, inibendo l’utilizzo dello smartphone dal suo display.
Altresì, la tecnologia presente sulle più recenti Volvo e Mercedes, rileva la presenza di almeno una mano sul volante, in caso di sistemi di assistenza alla guida inseriti. Se entrambe le mani non sono sul volante per oltre 10 secondi, i sistemi si disattivano.
Stessa cosa si potrebbe pensare per disincentivare l’utilizzo dello smartphone.
La scorsa settimana i costruttori tedeschi hanno annunciato l’accordo con con Ericsson, Huawei, Nokia, Qualcomm e Intel per sviluppare la prossima connessione 5G attesa per il 2020. Sarebbe auspicabile un accordo simile per evitare l’utilizzo dello smartphone in auto.
Un po’ come per l’evasione, volendo, la tecnologia per combattere certi vizi, c’è, basta volerlo.
Ciao! Grazie per aver parlato del nostro progetto!! 🙂 Ci fa piacere leggere le opinioni attorno al mondo Smartphoners perché ci offrono sempre validi spunti di riflessione. Vogliamo migliorarci, dobbiamo migliorarci e possiamo farlo solo ascoltando i consigli ed osservazioni di chi usa la nostra app!
Il concorso legato all’uso di Smartphoners in realtà non prevede estrazioni e i premi sono messi a disposizione direttamente dal promotore, al momento infatti non abbiamo alcuno sponsor.
Vogliamo premiare i guidatori virtuosi, seguendo un approccio motivazionale diverso da quello usato sinora, che puntava esclusivamente sulla punizione o il terrorismo psicologico 🙂
Ad oggi son stati percorsi dalla nostra community 400.000km e speriamo di aver contribuito nel nostro piccolissimo ad una guida più sicura e ad un uso del cellulare più consapevole e prudente!