Con il secondo cambio targa di settembre nel Regno Unito (470mila  immatricolazioni nel mese), anche per quest’anno si sono in pratica chiusi i giochi in Europa, e come sempre si apre la discussione su chi ha vinto e chi ha perso, vale a dire su chi è cresciuto più del mercato, chi meno, e chi non è cresciuto affatto.

Nei primi nove mesi del 2016, il mercato europeo (paesi Eu+Efta) è cresciuto del 7.7% con oltre undici milioni e seicentomila immatricolazioni, che proiettate a fine anno significa circa quindici milioni di autovetture consegnate, un risultato in linea con gli anni precedenti alla crisi del 2008. Logico quindi che, come si è visto e sentito al recente Salone di Parigi, che ha chiuso ieri i battenti, i responsabili delle Case siano soddisfatti e ragionevolmente ottimisti.

Quando la domanda cresce (addirittura in doppia cifra in molti paesi, tra cui Italia e Spagna) c’è spazio per tutti, o quasi. Ciò non toglie che sia giusto sottolineare chi ha guadagnato rispetto a chi invece ha perso quote di mercato, che peraltro non significa necessariamente margini di profitto inferiori: molto dipende dalla mix di vendita,cioè cosa, come e dove si vende.

Fatta questa premessa, e guardando ai risultati dei singoli marchi (le percentuali in aumento o diminuzione per gruppo non hanno alcun senso dal punto di vista del mercato), emerge che finora quest’anno Mercedes, Renault e Fiat hanno fatto meglio di tutti (+0.3 punti percentuali), seguite da Bmw e Kia (+0.2), mentre le peggiori sono state Volkswagen (-0.9) e Nissan (-0.4). Nonostante il crollo, Volkswagen mantiene una netta leadership con l’11.3% di quota (Renault e Ford sono molto distanziate al 7%) ed ha mantenuto le vendite al livello dello scorso anno; al contrario di Nissan che, oltre a perdere quota, è l’unico marchio a perdere vendite rispetto al 2015, circa 9mila pezzi in meno che difficilmente potrà recuperare nell’ultimo trimestre (il lancio della nuova Micra, presentata a Parigi, è previsto nella primavera del 2017).

Hanno inoltre perso quota nel cumulato annuo Peugeot (-0.3), CitroenFord (-0.2). I marchi del gruppo Psa puntano molto sul lancio rispettivamente del nuovo suv Peugeot 3008 e della nuova generazione Citroen C3, due prodotti che a prima vista sembrano più competitivi dei modelli che andranno a rimpiazzare,mentre per Ford è pronta la nuova Fiesta.

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