L’Audi Q2 è il nuovo suv compatto del marchio tedesco. Un prodotto fondamentale per questo segmento di mercato in Italia e in Europa, che logora solo chi non ce l’ha. In attesa che faccia sfracelli sul mercato, l’Audi Q2 ha già battuto due record. Vi dico quali, il primo si può liberamente riferire al titolo di questo post che per un brand del lusso alla tedesca suona hard.

Per la nuova Q2, l’Audi ha fatto due presentazioni uniche al mondo. Altri costruttori certamente seguiranno, ma il marchio tedesco è stato il primo a mettere piede sulla luna come Armstrong. Nel maggio scorso, Audi ha portato la Q2 nientemeno che a Cuba per una presentazione internazionale ai media. Cogliendo al volo il clima di disgelo fra i governo cubano e gli Stati Uniti e dunque con il resto del mondo, i tedeschi hanno fatto una cosa molto inusuale per un nuovo prodotto che si vorrebbe fosse considerato inusuale.

Dopo Fidel Castro, che è un compagno che sbaglia ma comunque un comunista doc, l’Audi Q2 è stata portata l’altra sera sotto la Nuvola, il nuovo centro congressi di Roma disegnato dall’architetto Massimiliano Fuksas. Fuksas non è castrista, ma politicamente è stato sempre considerato un altro di sinistra. Stavo lì alla Nuvola e divagavo su Ingolstadt, che sta pure in Baviera, Land neppure socialdemocratico, e il modello tutto rosso (in foto) portato a Roma per la prova…

Ma mentre divagavo, ho pensato che alla Nuvola l’Audi Q2 ha battuto un altro record. La presentazione è stata organizzata a base di conoscenza e innovazione senza mai parlare dell’auto né farla vedere (siamo nel subliminale spinto). I tedeschi hanno lasciato spazio a personaggi intelligenti che non hanno a nulla a che vedere con l’automobile, per evocare  la parola chiave legata alla Q2: untaggable, meglio con l’hashtag davanti. Storia già sentita in primavera alla Design Week di Milano, ma alla Nuvola è venuta meglio.

Untaggable significa non classificabile. Un’ottima idea di marketing per dire come si vorrebbe fosse considerato il nuovo prodotto.

Ma se c’è una cosa che è subito classificabile per missione è proprio un’auto, oggetto ritenuto da molti identitario. E #untaggable da parte di chi sa fare pubblicità con strumenti sofisticati capaci di mirare ormai ad personam, è una bella provocazione. Tanto più che un price tag che parte da 25.000 euro per un’auto di 419 centimetri definisce, anzi “tagga”, in un nano secondo la nuova Q2. Così è la vita.

Commenti
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    Se la Q2 sia di sinistra o meno non saprei, anche se non sarebbe una novità nel gruppo (penso ai modelli-icona del marchio VW ). Sono propenso a credere, piuttosto, che l’Audi in tal modo voglia indirizzare quest’auto ad una precisa clientela, magari di sinistra, con una certa cultura e di sicuro (visti i prezzi in questione) benestante.

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    La A2 è l’apoteosi di Audi: solo fuffa, niente sostanza, però con un prezzo stellare. Loro sono bravi, ma i loro cienti sono polli da spennare.

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    Caro lettore, concordo solo sul prezzo stellare. Il resto è sostanza, molta. PS e io sono di estrema sinistra, sempre che una sinistra esista ancora

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    Buongiorno sig. Paternò, la ringrazio per l’attenzione che immeritatamente mi riserva. Mi scusi, ma faccio fatica a capire come ci possa essere molta sostanza in un furgoncino che non offre più spazio di una vettura tradizionale, utilizza gruppi meccanici e servizi identici a quelli di tutto il resto della gamma Volkswagen (che però costa decisamente meno), ma rispetto ad una berlina tradizionale a parità di altre condizioni è meno stabile e consuma di più. Poi se vogliamo considerare “sostanza” un cominucato che ci spiega che ci sono 96 componenti nelle bocchette dell’aria le do ragione. Certamente lei è più informato di me: le sarei pertanto grato se mi potesse dire quali sono le originalità tecniche che distinguono questo furgoncino dal resto della gamma Vokswagen. E mi creda, non sono né ironico né provocatorio .

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