Toyota arriva prima e terza. Era nell’aria che anche in Italia qualcuno offrisse incentivi seri ritirando un’auto diesel, come succede già in Germania e Gran Bretagna, uno dei tanti effetti dello scandalo del dieselgate. Toyota (con Lexus) lo fa dall’1 ottobre mettendo sul piatto incentivi da 5.000 a 9.000 euro, seguendo Bmw e Mercedes che lo hanno fatto dall’1 settembre ma in modo molto più timido, considerando anche i prezzi delle rispettive gamme premium: 2.000 euro. Dunque i jap primi sul piano finanziario, terzi temporalmente.

Toyota e Lexus vincono facile a giocare d’anticipo perché il gruppo giapponese ha creduto per primo nella tecnologia ibrida, esattamente vent’anni fa con la prima Prius. Patti chiari: tu diesel io ibrido, facciamo cambio anche se fossi un gasolio da euro 6. Bmw e Mercedes, che sul diesel ci campano, hanno limitato la loro proposta al ritiro di auto dotate di motori a gasolio fino a euro 4. Via i vecchi più inquinanti, operazione da applauso (timido) comunque.

In Germania, dove le polemiche sul dieselgate Volkswagen e accuse e controaccuse sono poi volate un po’ per tutti, gli incentivi delle Case tedesche (più Opel e Fca) possono arrivare fino a 10.000 euro per un marchio come Audi, ritirando sempre un diesel fino a euro 4 in cambio dell’acquisto di una nuova auto euro 6 con qualsiasi motorizzazione. A Londra, la Ford ha lanciato l’1 settembre la campagna “New for Old”, portandosi avanti con il lavoro: la metropoli inglese vuole vietare la circolazione a tutte le auto con motori a combustione interna dal 2040.

Guardando a questi movimenti in Europa, mi ero fatto l’idea che in Italia qualche altro costruttore – non Toyota, ma Fiat o Volkswagen – si sarebbe presto mosso sui bonus. Anche perché in giro c’è odore di sangue: diversi concessionari di diverse marche mi raccontano con qualche preoccupazione di clienti incerti se comprare o meno un’auto diesel per timore di una eccessiva svalutazione in breve tempo.

E invece Fiat in settembre ha lanciato una stravagante campagna di dare 1.000 euro a chi compra un’auto nuova tramite la sua finanziaria, Volkswagen si è concentrata sul lancio della sua nuova Polo. Accetto scommesse che dopo la Toyota, che gioca in un altro campionato con l’ibrido, almeno uno dei due costruttori si muoverà sulla stessa strada entro l’anno.

Nota a margine ma mica tanto sui bonus di Toyota e Lexus. Studiateli bene, il vantaggio economico c’è, ma è chiaro che l’incentivo verrà applicato ai prezzi di listino, non ai prezzi correnti fra promozioni e premi dei concessionari. Insomma, non è che Yaris e NX ve le tirano dietro.

Fate però due conti in senso letterale, uno in tasca e l’altro nel cuore: l’ibrido è una scelta di riduzione dell’impatto ambientale. Memo.

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