Elon Musk è il padre del Bitcoin?”. Il Blog Medium sostiene che Elon Musk si nasconda dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ergo sia lui il mitico inventore del mitico Bitcoin.

Con un tweet Musk ha smentito “Non è vero”. In America Musk è definito visionary, in italiano si traduce visionario, come apòta preferisco cacciaballe, ma per la prima volta gli credo.

L’aspetto più interessante del bitcoin è la sua modalità di “estrazione”, ove il parametro da assumere è ignoto ai più. E’ un mostruoso consumatore di energia elettrica per poter nascere e vivere. L’ente Bitcoin Energy Consumption Index di Digiconomist ha comunicato che se l’ecosistema bitcoin fosse uno Stato sarebbe il 61° per consumo di energia elettrica, superiore ad Austria, Ungheria, Croazia. Una singola transazione utilizza energia pari a quella che alimenta 10 case americane.

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(dopo l’esordio in borsa domenica a Chicago dei derivati legati alle oscillazioni dei Bitcoin, dalla rassegna stampa di RR)

“I Bitcoin sono il nulla che ha radici nell’abilità di pochi e nella credibilità di molti”. La migliore analisi è di List, è di Paolo Savona. Un giochino che sta in piedi perché i possessori lo vogliono e altri lo consentono. Vorrei che lo Stato ne stesse fuori, non c’è nulla da normare, è come le battaglie fra galli, lasci che ricchi avidi e criminali comuni si fottano fra loro, grazie a transazioni anonime in tempo reale, senza pagare commissioni alle banche.

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