E così la filiale italiana di Toyota osa: dal primo gennaio in Italia non vende più auto diesel – eccezion fatta per i grossi fuoristrada e mezzi commerciali – ma solo ibride. Cioè auto con motore a benzina più uno elettrico. Osare è giusto, perseverare è diabolico: oltre vent’anni fa Toyota mondo ha scommesso sull’ibrido in solitudine e ha avuto ragione. Dopo aver perso un sacco di soldi.

Toyota Italia fa bene? Ci vuole coraggio a non vendere più auto a gasolio in un paese vecchio da tanti punti di vista, diesel compreso: la quota di auto vendute nel 2017 con questa motorizzazione è scesa da noi di nemmeno un punto percentuale, al 56,7% dal 57,4%. In Francia, per dire, la quota è andata giù al 47%, prima volta dal 2000 sotto il 50%. Qui  Automotive News Europe dà la parola a diversi analisti che concordano su una sola cosa: il declino del diesel sarà più sensibile nel 2018.

Toyota osa perché può osare, essendo quasi monopolista dell’ibrido. In Italia l’anno scorso ha venduto il 62% dei suoi modelli (fra Toyota e Lexus) con doppia motorizzazione.

Fa una operazione commerciale ma è come se investisse un mucchio di soldi su una campagna corporate: il marchio è così, prendere o lasciare. “Diesel free”, come dicono con un claim. Che poi possa tornare anche utile per distrarre dal ritardo del costruttore sull’elettrico puro, sul quale Toyota mondo sta cambiando marcia in corsa, è un plus. Nel frattempo resta avanti sull’idrogeno.

Basta diesel e a tutto ibrido, è una situazione che mi fa venire in mente una delle celebri metafore surrealiste di André Breton: “Bello come l’incontro casuale tra una macchina da cucire e un ombrello su un tavolo operatorio”. A me piaceva Breton.

Commenti
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    Un’articolo serio partirebbe da un’analisi sulle quote di vendita Toyota fra ibrido, benzina e diesel, non da congetture. Al di la del fatto che la notizia è falsa, perchè il diesel sulle fuoristrada continuerà a venderlo, i giapponesi col diesel hanno sempre avuto problemi, e ne hanno venduti molto pochi. Al di la di questo, è una manovra commerciale per dare a Toyota un’immagine che dubito riuscirà mai ad avere.

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    Caro Bull, nel pezzo é specificato che i grossi fuoristrada sono esclusi (il RAV4 é incluso). Non direi che i giapponesi col diesel hanno sempre avuto problemi: pensa ad Honda, o a Subaru; vero é che Toyota non ha mai avuto competenze specifiche. Da cui la decisione, tutto sommato indolore, di farne a meno su vetture e crossover. In quanto all’immagine, Toyota é il brand di maggior valore nel settore automotive, marchi premium compresi (interbrand.com)

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    Veda lei se Toyota riesce a vendere auto sopra i 60/70.000 euro. Non sto dicendo che Toyota, nlla fascia bassa del mercato, non abbia una buona immagine: ma ce l’ha nella fascia bassa. Tanto che per vendere vetture più costose si è dovuto inventare un marchio finto.

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    Se è per quello anche VW ha dovuto inventarsi un marchio di prestigio finto (Audi) ma non mi sembra un argomentazione valida, non è la maggiore o minore storia di una casa auto che ne determina la qualità.
    I giapponesi hanno da sempre investito poco nelle motorizzazioni diesel perché da sempre sono più avanti, infatti in Giappone ormai da tanti anni non si vendono più auto diesel, in Europa stiamo arrivando soltanto adesso.
    Toyota, che ricordo essere il primo costruttore al mondo, è da 21 anni che commercializza l’ibrido e pertanto è l’uno costruttore che ha competenze e qualità su tale motorizzazione da permettersi di abbandonere il diesel e i numeri sembrano darle ragione

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    DIESEL
    Il diesel è inserito in categoria 1 degli inquinanti cancerogeni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità : http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2012/pdfs/pr213_E.pdf dunque Toyota non sta facendo altro che anticipare i tempi.
    A questo aggiungi la poca competenza in questo genere di motorizzazioni e la bassa vendita di veicoli di quella categoria con motorizzazione diesel ed il gioco è fatto.
    Certo, i furgoni Diesel sono e saranno una piaga per la salute pubblica, ma a quanto pare i comunicati stampa sovrastano la vera volontà di far qualcosa per cambiare. Perché i costruttori non si mettono in mente motorizzazioni ibride anche per i furgoni, che tipicamente percorrono più km e tutti dentro i centri abitati?
    In questo Nissan è molto più avanti: a Milano siamo strapieni di furgoni completamente elettrici Nissan!

    IDROGENO
    Grande argomento per un elemento che non è altro che un vettore energetico, dunque non un vero e proprio carburante.
    Toyota ha investito un sacco di soldi in questa tecnologia nata morta e nonostante non lo voglia nessuno ed abbia collezionato solo insuccessi, costi e figuracce (stazioni di rifornimento costosissime, filiera costosa e complessa oltre che potenzialmente pericolosa, manutenzioni elevate delle celle a combustibile etc…) verrà adottato comunque. Purtroppo.

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    Il salame è cancerogeno, il vino è cancerogeno, il fumo è cancerogeno, i radicali liberi sono cancerogeni, TUTTO è cancerogeno secondo questi signori. Poi magari dopo 15 anni ci ripensano e cambiano idea. Io so solo che la vita media si è allungata, e la sua qualità pure. Quindi forse c’è un po troppo allarmismo.

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    Da proprietario di una vettura Toyota, permettemi di chiosare che, più che altro, entro breve il marchio degli ellissi più che dieselfree sarà autofree.
    Perché a parte qualche sporadico sussulto, tipo C-HR, Toyota non presenta un nuovo prodotto sul mercato europeo da una eternità. Taccio sullo smantellamento delle gamme esistenti, dove il concetto più diffuso è quello del desaparecido.
    Quello che si vorrebbe il più grande costruttore mondiale di auto ha palesemente voltato aal mercato europeo. E mentre il concorrente VW sforna nuovi prodotti – non restyling – a getto continuo, il cliente Toyota deve aggrapparsi all’affidabilità del suo impeccabile veicolo. Perché il giorno che tirerà – giocoforza – le cuoia, non troverà né modo di sostituirlo con un successore aggionato né una nuova formula cui rivolgersi.
    Aggiungo. Sono un estimatore dell’ibrido, ma la sua declinazione in gamma, detto dell’inesistente/inaccessibile versione plug-in, è imbarazzante. Non si vive solo di utilitarie…

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