Tempo di previsioni 2019, la più bella l’ho letta qui sulle pagine del Wall Street Journal. L’America va in recessione? Forse sì, forse no, fatti da una parte e fatti dall’altra, finché il collega ferma il pendolo su questa annotazione: se però sono gli economisti a dire che ci sarà, state tranquilli, non ne azzeccano una da molto tempo…

Uso il Wsj per dire di tutti noi “economisti” dell’auto: quanto ci azzeccheremo? Proviamo, mica possiamo cambiare mestiere, eppoi scripta manent.

2019, sarà l’anno dell’ibrido. Non è una novità, Toyota ci lavora da oltre vent’anni, gli altri finalmente arrivano. Solo il governo italiano ha finto di non capire, varando incentivi fatti per essere una occasione persa (ci tornerò).

2019, l’auto elettrica si venderà un po’ di più nel mondo ma nemmeno tanto. Ma che novità è? Piuttosto, qui nell’America di Trump il bonus di 7.500 dollari per chi acquista un’auto a batteria sta finendo, a scalare: dall’1gennaio si scende a 3.750 dollari, si dimezza da luglio, per chiudere bottega a fine anno.

Tant’è che il boss di Tesla, Elon Musk, in un tweet del 15 dicembre scorso ha chiesto ai suoi fan-clienti di correre nelle due settimane restanti ad acquistare una sua auto con il bonus da 7.500 dollari. Garantendo personalmente che avrebbe rimborsato coloro che, per eventuali problemi di consegna, potrebbero ricevere dal governo federale solo 3.750 dollari.

Comprare Tesla è come tifare in curva, si fa anche quando si perde. Ma Gm? E i nuovi arrivi Audi e-tron e Mercedes EQC, che faranno?

2019, Carlos Ghosn è in carcere dal 19 novembre scorso. Una vicenda pazzesca, su di lui scriviamo da settimane in tutto il mondo come non è mai avvenuto per un boss dell’industria dell’auto, sembra Steve Jobs o Bob Dylan. Ebbene, la non notizia è che anche senza di lui l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi (primo gruppo globale negli 11 mesi 2018) continuerà la sua corsa. Perché Ghosn, nella sua vita eccezionalmente lontana dalla nostra, conferma quanto avviene nella normale vita quotidiana: siamo tutti sostituibili.

2019, Fiat Chrysler non avrà da vendere sui mercati mondiali nemmeno un prodotto totalmente nuovo, eppure vive e lotta insieme a noi. A capo del mercato nordamericano, per dire, ha appena nominato un top manager di Amazon. Fca rischia lo spezzatino, ma bisogna trovare qualcuno disposto a spendere soldi per un business poco remunerativo in tempi 1) di vero protezionismo, 2) di sospetta recessione, 3) di frenate banche centrali, dalla Fed alla Bce,

2019, l’auto a guida autonoma non sarà ancora autonoma. Questa è la più facile. Anche se nella Silicon Valley un ingegnere specializzato in intelligenza artificiale, leggo basito sull‘Economist, guadagna dai 5 ai 10 milioni di dollari all’anno. Quanto Ghosn nella sola Renault, tout se tient.

Buon 2019.

@fpatfpat

 

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