Vw Maggiolino successo cercasi. Meglio se con capote

Volkswagen Maggiolino, avete presente quell’icona che per convenzione chiamiamo ancora automobile? Ecco, con un piede nell’acqua e un tè freddo in mano mi cade l’occhio sulla pagina 118 di Quattroruote d’agosto, trafilettino in basso. C’è un giudizio di DOWN per il Maggiolino firmato da Walter de Silva!

Che succede? Nel 2012 primo anno pieno di mercato, scrive il mensile, in Italia è stato venduto in soli 3.331 unità,  contro i 3.395 del New Beetle (immagino si riferiscano al 2000, primo anno pieno di mercato dopo l’arrivo nel nostro paese nell’aprile del 1999).  “Avvio incerto”, dice Quattroruote, “ora si spera nella Cabrio”. Che è in vendita dalla primavera, fascinosa e tentatrice come le vere aperte.

NB: nelle concessionarie la Cabrio è finita dopo soli due anni dalla commercializzazione della berlina, mentre per la New Beetle Cabrio se ne attesero quattro.  Non facciamoci mancare niente: per il Maggiolino è sempre d’agosto il giudizio così così di un nuovo tipo di crash test fatto recentemente in America, secondo cui l’auto ha ottenuto un risultato “Marginal”. Come le Chevrolet Cruze e Sonic.

Ma insomma, la terza generazione del Maggiolino va o non va? Cerco qualche altro dato sotto la linea dell’orizzonte: nei primi cinque mesi dell’anno, in Europa è stata venduta in 16.358 esemplari, contro i 7.550 dello stesso periodo del 2012.  Non male, anche se meno di un decimo di quanto fa sua maestà la Golf.  Ma è sempre in Italia che, nei primi sei mesi del 2013, i Maggiolini venduti sono stati 1.361, contro i 1.489 dello stesso periodo del 2012. E’ qui che arranca, specchio di un mercato che va all’indietro. E in fondo di un paese, se decliniamo la voce del verbo arrancare.

Personalmente, dal punto di vista del design, preferisco la seconda generazione a questa terza. Quella così carica di errori che la rendevano più vicina allo spirito dell”originale.  Ma l’ho già scritto a suo tempo, e allora infilo l’altro piede nell’acqua.