La Fiat 500 elettrica, dopo essere stata messa in vendita negli Stati Uniti (per la verità solo in California), potrebbe arrivare in Italia. Nessuna conversione però sulla via delle batterie per Sergio Marchionne, rimasto volutamente indietro nella corsa ai Volt nonostante quasi tutta l’industria automobilistica ormai si sia mossa diversamente (Volkswagen compresa).

Il “miracolo” si chiama Expo 2015: il gruppo Fiat-Chrysler è partner della manifestazione e fornirà la flotta di vetture destinate agli spostamenti all’interno dell’area dell’esposizione e come auto cortesia per le diverse delegazioni provenienti da tutto il mondo. Sul sito dell’Expo 2015 si parla in modo chiaro di vetture “all’insegna della mobilità sostenibile” ovvero, come precisato subito dopo, “a metano e diesel”.

Metano e diesel non sarebbero però più sufficienti a caratterizzare in “verde” l’evento: da quanto mi risulta, negli ambienti dell’Expo si sta cercando di spingere il gruppo italiano a portare a Milano anche delle auto elettriche (nel 2010 a Shanghai erano presenti, bus compresi). In particolare, la Fiat 500 elettrica, simbolo riconosciuto del made in Italy.

Provo a immaginare la risposta di Marchionne, preoccupato, come ripete spesso, di “perdere circa 10 mila euro su ogni elettrica” prodotta: se pagate voi …

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