La nuova strategia Land Rover è chiara. Tre famiglie (numerose): Range Rover, il lusso, Discovery, il tempo libero e Defender, il multiuso. Tutte e tre le famiglie avranno almeno 3 modelli. Range Rover li ha già ma ne vedremo presto un quarto. Ora tocca a Discovery: il concept della Sport Vision (nella foto) ha anticipato il lancio della nuova Discovery Sport al Salone di Parigi. Di fatto è la nuova Freelander. Nome destinato a morire. Quasi da non nominare neppure. Ho avuto occasione di vederla e salirci a bordo nei giorni scorsi: è un prodotto innovativo e ricco di tecnologia. Molto più Range e meno Discovery. Un po’ meno snob (gli elementi neri in basso nel profilo laterale aiutano) e auto-referenziata ma comunque sempre elegante.
Nei prossimi mesi, Land Rover potrebbe avere in listino 11 o 12 vetture. Il mercato ormai sembra imporre, in particolare per le industrie premium, una moltiplicazione quasi infinita di modelli a coprire ogni piccola nicchia di mercato e gli inglesi si adeguano. Tanto più se Land Rover applica la moltiplicazione a un segmento, quello di crossover e suv di cui è specialista, destinato a cannibalizzare tutto il resto con stime di 20 milioni di unità nel 2020. Una simile espansione della gamma però mi lascia perplesso: i mercati hanno realmente bisogno di tutte queste Land Rover?
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