Riduzione delle emissioni. Il 30 novembre a Parigi si aprirà COP21, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima che dovrebbe arrivare ad una soluzione condivisa sul tema. In molti sono scettici sulla possibilità di trovare un accordo che soddisfi tutti. Vedremo.
Emissioni, comunque vada a finire, i sindaci sembrano però più avanti dei governi. Almeno in Europa. Andatevi a leggere qui il testo scritto per l’occasione dagli amministratori di Copenaghen, Londra, Stoccolma e Oslo. Se l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di ridurre entro il 2030 del emissioni di CO2 del 40% (rispetto al 1990), i sindaci di queste città sono andati già oltre: Copenaghen sarà a zero CO2 già dal 2025, Londra ridurrà, sempre entro il 2025, le sue emissioni del 60%, Stoccolma non utilizzerà più combustibili fossili entro il 2040 e anche Oslo arriverà a zero CO2 nel 2050. In sintesi: più verdi dell’Europa e anche in minor tempo.
Peccato non ci sia nessuna nostra città. Osservazione che abbiamo rivolto a Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani quando si è messo al volante a Roma di una Nissan Leaf elettrica. Fassino ha risposto che qualcosa si sta già facendo anche in Italia, come imporre nei centri storici le “zone 30”, cioè a velocità limitata a 30 chilometri all’ora, aprire a car sharing e logistica con mezzi elettrici. Tanto più se “c’è una forte accelerazione da parte dell’opinione pubblica verso la mobilità sostenibile. E sia Renzi che il ministro Del Rio mi hanno manifestato una forte interesse sul tema. Così come le stesse società energetiche”.
“Si tratta solo di lavorare di più insieme”, ha sottolineato Bruno Mattucci, amministratore delegato di Nissan Italia. Tutti convinti e pronti ad attaccare la spina?
[…] all’acquisto di veicoli a minor impatto ambientale. Finora, diversi sindaci sono sembrati più avanti del governo su questi temi: problemi di bilancio a parte, sarà che il green paga di meno in termini elettorali sul piano […]