Fiat Chrysler, Sergio Marchionne probabilmente interromperà il lungo silenzio di queste settimane il prossimo 27 luglio con la presentazione della seconda trimestrale dell’anno. Sarà interessante verificare se anche Fiat Chrysler migliorerà i conti sull’onda delle buone notizie (finanziarie) emerse dai conti Volkswagen e delle notevoli performance (margine operativo al 12% in Usa e Opel in utile in Europa) messe a segno dalla GM.

Nel caso specifico di Fiat Chrysler, però, fra i risultati più attesi ci saranno quelli della regione latino americana, da tempo in preda ad una crisi devastante affrontata assegnandone la responsabilità al fidatissimo Stefan Ketter.

Va ricordato che nei primi sei mesi dell’anno il mercato brasiliano ha subito un ulteriore crollo di circa il 25% passando da 1.270.000 veicoli venduti (compresi i “commerciali”) l’anno scorso a quota 950.000.

Uno scenario durissimo nel quale Fiat Chrysler ha mantenuto con difficoltà la leadership del mercato con il 17,9%  ma solo grazie alla presenza di Jeep che, con la Renegade prodotta nella nuova fabbrica di Pernambuco, ha conquistato una propria quota del 2,8%. Quest’anno in Brasile Fiat Chrysler ha venduto in media circa 30.000 veicoli al mese. Molto meno che in Italia. Sono davvero lontanissimi gli anni nei quali Fiat da sola controllava il 25% delle vendite brasiliane, immatricolava oltre 100.000 veicoli in un mese (agosto 2011) e arrivava a spedire a Torino profitti annuali vicini al miliardo di euro.

Con l’imminente trimestrale si capirà se almeno Fiat Chrysler Latam rafforzerà il proprio margine operativo dopo l’attivo risicatissimo  (0,8% pari a un Ebit di 11 milioni di euro) fatto registrare nel primo trimestre. I primi elementi di valutazione sembrano positivi.

Nel secondo trimestre Fiat Chrysler ha venduto grosso modo le stesse automobili che nel primo, ma la composizione delle immatricolazioni vede un maggior numero di pezzi di alto valore aggiunto. In particolare va molto bene il nuovo pick up  “medio” Toro che ha consentito a Fiat di vendere 8.000 veicoli commerciali in più rispetto a quelli consegnati nel primo trimestre e di sfiorare il 40% di quota di mercato del segmento degli LCV.

Subito dopo le Olimpiadi, nei programmi di Ketter  c’è l’avvio della  produzione della nuova Jeep Compass e poi quella di un motore tre cilindri molto atteso. Ma tornare a ballare la samba non sarà cosa rapida.

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