La Renault sembra proprio voler abbandonare il sistema di ricarica delle batterie per l’auto elettrica di Better Place, che prevede il cambio del pacco batterie in pochi minuti invece che il collegamento del pacco scarico a una presa. Sistema troppo innovativo quanto troppo costoso, sia per i tempi di crisi sia per quelli altrettanto difficili per la vendita di automobili a volt nel mondo

“Se guardiamo alla tendenze globali – ha ammesso nei giorni scorsi il pdg di Renault-Nissan  Carlos Ghosn (a destra nella foto) alla rivista danese  Energy Watch – dobbiamo concludere che le batterie intercambiabili non sono più il principale orientamento per i veicoli elettrici”. “Principale” finora solo per Renault (meglio precisarlo), mentre Better Place è in crisi, ha perso circa 800 milioni di dollari nel 2012 e  il suo creatore israeliano Shai Agassi (a sinistra nella foto) è stato mandato via nell’ottobre scorso.

Jean Christophe Pierson, direttore Renault per il Medio Oriente, ha detto tuttavia al quotidiano Les Echos che “il partneriato continua”. Ma fino a quando?  L’accordo esclusivo Renault-Better Place risale al 2008, con sperimentazioni su strada inizialmente in Israele e in Danimarca con il modello Fluence. Fornitura annunciata da Renault nel 2009, 100.000 auto; ma in Israele (dove il progetto era più avanzato) sono state solo 540 nel 2012.

E allora, domani? E’ già oggi. Per la nuova Zoe, la Renault  ha appena messo a punto un sistema di ricarica veloce. Tutta un’altra strategia. Better Way, viene da dire.

ps Aggiornamento al 27 maggio: Better Place, come l ‘abbiamo conosciuta, chiude, Renault la lascerà come avevo scritto qui sopra

Commenti

    […] soluzione però non è nuova e il buon Musk l’ha ripresa pari pari dal progetto Better Place di Shai Agassi (e supportato, almeno all’inizio, dall’Alleanza Renault-Nissan) naufragato nei mesi scorsi. L’avevo vista all’opera a Tokyo e devo dire che mi aveva […]

Lascia un commento