20 euro ogni chilowatt eccedente i 185 e non più i 170, equivalenti a 251 cavalli (e non più 231). E’ questa la cosiddetta tassa sulle auto di lusso decisa dal governo Monti, che si pagherà sul bollo a partire dall’1 gennaio 2012. Aggiorno adesso (martedì 6 dicembre), come da art. 16 del decreto legge firmato dal presidente della repubblica: «A partire dall’anno 2012 l’addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt». Altra novità, l’addizione riguarderà le auto immatricolate in qualsiasi anno, e non dal 2008 come inizialmente previsto (il mercato dell’usato è dunque pienamente coinvolto). Il mio commento a caldo, scritto durante la conferenza stampa di domenica sera di Monti, vale ancora di più. Eccolo: fatti due conti rapidi, il mercato non ne risentirà: perché la tassa non tassa – la defnisco facilmente così, la stangata sta altrove – riguarda auto con una una fascia di prezzo che mediamente parte dai 50.000 euro, settore che non risulta in crisi. Scrivevo pure una nota sulla Fiat, ma alla luce delle novità, non vale più, solo l’invendibile Grand Cherokee V8 5,7 litri pagherà adesso di più, tutte le auto del gruppo sono salve. Il gruppo Fiat può ringraziare: escludendo ovviamente Ferrari e Maserati, solo tre modelli pagheranno una schiocchezza in più. La Jeep Grand Cherokee nelle versione benzina e turbodiesel più potenti (sempre che non vi accontentiate della versione turbodiesel con 190 cavalli); la Lancia Thema sempre a benzina e con motore turbodiesel più potente pagherà 120 euro in più (ma per risparmiarli, c’è sempre la versione con 190 cavalli); l’Alfa Romeo Giulietta 1750 TB, la più performante delle Giuliette, avrà un bollo più alto di soli 60 euro l’anno. L’auto li vale tutti, il governo che cerca soldi nel lusso in questo modo ridicolo, no. Leggo adesso (martedì 6 dicembre, ore 18,35) sulla relazione tecnica che dall’addizionale sul bollo auto il governo precede di ricavare 168 milioni in più nel 2012. Poca roba. Non si butta niente, ma stiamo parlando di una manovra che vale 30 miliardi. E chiudo con un’ultima nota (ore 19,45 del 6 dicembre): su Corriere.it, in testa, si legge “salve anche le Porsche”. Non è vero, solo due non pagheranno di più, ma qualcuno evidentemente si è fatto prendere la mano sul giornale della Fiat (e della Ferrari).
ps Il Sole 24 Ore ci informa che in Italia ci sono 188.171 auto con potenze superiori ai 185 kw intestate a finti poveri. Ecco qui il link dell’articolo di Marco Mobili
L’assurdo che una porsche panamera diesel full optionals costo 120.000euro non paga la tassa di lusso…e questa è giusto. Bisognava tassare il valore del veicolo e non la potenza…questa è la solita norma anticasta…