Fin dove arriva, in una multinazionale, il potere di decisione di uno strapagato consulente di ristrutturazioni? La domanda è lecita andando a guardare in casa Gm e alla società di consulenza AlixPartners. Non la più grande a livello mondiale, sicuramente molto competente nei settori automotive e aeronautico. La curiosità viene sollecitata osservando da vicino la nuova alleanza Psa-Gm, dove emergono (tra le altre cose) differenze sostanziali nella governance dei due gruppi. Psa è gestita, oltre che controllata, dalla famiglia Peugeot. Appassionata di prodotto, con cinque suoi membri in prima linea, di cui quattro nel massimo organo istituzionale, il Consiglio di sorveglianza presieduto da Thierry. Tutti per una guida focalizzata storicamente sull’automobile, forse troppo tradizionale per alcuni, sbagliata per altri, visti gli ultimi risultati che l’hanno spinta nelle braccia degli americani. La Gm di Dan Akerson ha invece la finanza in cima alla sua agenda. Sia per la formazione del manager (mai messo piede nell’auto fino a due anni fa, quando arriva dal gruppo Carlyle, colosso del private equity), sia perché la nuova Gm nata sulle ceneri della bancarotta del 2009 sembra eterodiretta. Prima ancora dello sbarco di Akerson l’1 settembre del 2010 (cooptato nel consiglio di amministrazione un anno prima), gli specialisti di ristrutturazioni di AlixPartners acquisiscono un potere enorme dentro la Big di Detroit. Nei mesi della gestione della bancarotta pilotata dagli uomini dell’amministrazione Obama, i consulenti di AlixPartners – pagati a peso d’oro (tra gli 835 dollari l’ora e i mille, tra non poche polemiche) hanno tenuto una mano ferma sul volante a fianco a quella del top management. Sono loro che di fatto ordinano la chiusura di fabbriche e tagli draconiani ovunque. La notizia è che non sono più andati via, influendo sulle scelte della nuova Gm. Quando Fritz Henderson, uno dei veterani messo come ceo al posto del defenestrato Rick Wagoner, viene a sua volta cacciato dopo solo otto mesi di governo, passa ad AlixPartners. Un po’ come succede nell’industria difesa, dove un generale in pensione prosegue la sua carriera da civile in un ruolo all’altezza di un’azienda di armamenti. Questo accadeva nel marzo del 2010. Mentre dal primo aprile del 2012, nel consiglio di amministrazione della Opel con la carica di vicepresidente e la responsabilità di «sviluppare e attuare le strategie aziendali per una crescita profittevole» entrerà Thomas Sedran. Fino a ieri consulente di AlixPartners, sezione Europa,sede di Monaco. La sua nomina viene annunciata il 6 febbraio scorso, quando l’accordo con Psa è chiuso e sta per essere ufficializzato. Un altro specialista di ristrutturazioni della premiata ditta di consulenza, insediato nel cuore della Opel giusto in tempo per vedersela anche con i nuovi alleati francesi. Chissà se nel cruscotto dell’accordo Psa-Gm questa storia possa essere scambiata da Parigi per una spia inopinatamente accesa. E se all’Ig Metall, il potente sindacato tedesco dei metalmeccanici, qualche preoccupazione in più sul futuro degli stabilimenti sia presa in considerazione.

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