Ha ancora senso una Golf GTD? L’ho provata l’altro giorno sulle strade tedesche e sono convinto della risposta alla domanda: non lo ha. Per carità la nuova GTD è fin troppo perfetta: 184 cavalli che spingono già da 1.750 giri, un acceleratore parzializzato su misura per consumare poco o per una guida più sportiva, un sistema che amplifica il “sound” del motore agli alti regimi in modalità sport, una qualità dei materiali e delle finiture senza rivali nella categoria e una velocità massima di 230 km/h (sfiorata sui tratti autostradali tedeschi senza limiti). Eppure …

Per averne una bisogna spendere (è in vendita da ieri) almeno 31.500 euro per la versione con cambio manuale a 6 rapporti e circa 2.000 euro in più per avere l’automatico DSG. Il contenuto tecnologico è elevato ma … La conferma arriva dallo stesso video che Volkswagen ha fatto vedere al momento della presentazione: la prima Golf Diesel che si cimenta al rally di Montecarlo del 1978 guidata da Jochi Kleint dando del filo da torcere alle Porsche 911 a benzina. Tutto con soli 50 cavalli. Ripeto, 50 cavalli. Senza tornare così indietro con gli anni, oggi sembra già sufficiente la versione 1.6 TDI con il 1.598 cc da 105 cavalli, un motore iper collaudato e montato praticamente su tutte le compatte del gruppo che, nonostante qualche rumorosità in più, fa al meglio il suo lavoro e nella versione più accessoriata a 5 porte (la Highline) costa quasi 7.000 euro in meno. Non pochi di questi tempi.

Insomma troppo perfetta e troppo cara. Forse parlo (e scrivo) così da vecchio appassionato rancoroso della Golf GTI, con quella sottile linea rossa che ha fatto sognare i giovani della mia generazione, un passaporto verso il divertimento di guida (e non solo): la GTI con il 2 litri a benzina oggi perde la sfida con la GTD. La “sorella” a gasolio vince in potenza disponibile, fluidità di spinta, coppia in basso, accelerazione, consumi, emissioni, … però sembra di essere alla guida di un’ammiraglia, una di quelle grandi berline a 3 volumi spesso condotte da un autista. Una Audi A8, Bmw Serie 7 o Mercedes Classe S per intenderci. Perché su un aspetto la “mia” GTI rimane imbattibile: il carattere nervoso da sportiva vera. Per buona pace della GTD.

 

Commenti
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    Caro Alessandro, scrivi nel titolo che non ha senso, ma l’articolo trasuda ammirazione per la vettura..!!

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    Gabriele, ti confermo che non ha senso. E’ troppo perfetta per essere una sportiva. La “vecchia” GTI (a benzina) di cui ero un grande ammiratore da giovane aveva meno cavalli, qualche difetto in più ma aveva più carattere, era più “nervosa” e divertente da guidare. La nuova GTD, per me, ha più un dna da ammiraglia che da sportiva vera. Grazie

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