Dove è Sergio Marchionne? “In Europa”, dicono i suoi. Ma a 24 ore dalla sua misteriosa assenza dal Salone di Francoforte, dove ho ascoltato di tutto, è ancora missing (in action?).  La decisione di annullare la conferenza stampa di martedì mattina è stata presa sabato scorso, ma comunicata lunedì poco prima delle 10. Non una inefficienza dell’ufficio stampa, ma credo un modo studiato per eccitare la borsa di Milano (missione compiuta) facendo pensare a un prossimo annuncio dell’amministratore delegato.  Di che cosa?

Il Detroit News avanza l’ipotesi che sia imminente un accordo con il sindacato Uaw per l’acquisto dell’ultima tranche di Chrysler ancora in mano al fondo sindacale, per il quale pende un contenzioso davanti a una corte del Delaware. Il giudice ha rinviato la decisione su quale sia il giusto prezzo che Marchionne deve pagare, facendo tremare gli investitori e l’intero castello della fusione Fiat-Chrysler. Il giornale americano ha fatto comunque una telefonata alla sede di Uaw, dove gli hanno risposto che il capo Bob King è in viaggio.

A Francoforte, ho sentito molte parole in libertà. Che riporto solo per dovere di cronaca, senza nessuna possibilità di verifica: Marchionne è malato, è lunatico, va a guidare la General Motors, deve firmare un accordo industriale in Russia… Verificato invece che Marchionne in fondo non aveva nulla di nuovo da raccontare, non avendo sugli stand nuovi prodotti e non potendo prendersela né con i giudici (italiani e americani), né con la Fiom (qui in Germania c’è l’IgMetall che gli si è messa di traverso nel 2009 quando voleva comprarsi la Opel). Risultato finale: cancellando la conferenza stampa all’ultimo minuto, alcuni giornalisti non hanno fatto in tempo a disfare la valigia e disdire albergo e volo, mentre l’ufficio stampa Fiat si è guadagnato più o meno un giorno di ferie retribuito. E oggi è un altro giorno, per tutti.

Lascia un commento