Le pubblicità delle Case automobilistiche riflettono la grande crisi. Niente immagini che trasmettano il valore del brand, massima concentrazione sul prezzo del prodotto e sugli eventuali vantaggi per chi procede all’acquisto entro una certa data.

C’è una azienda che non fa parte del circuito strettamente automotive (è l’Atlantia) che a tutta pagina propone l’immagine di una bambina sorridente al volante di una automobilina, presumibilmente a pedali.

Eccolo, è il messaggio di cui ha oggi estremo bisogno il mondo ingessato delle vere automobili. Un mondo dove la crisi ha finito per ingoiate qualsiasi tentativo di creatività in nome del business. E invece occorre assolutamente riportare al centro della scena l’automobile come positivo strumento di mobilità, come gioioso mezzo di trasporto individuale, come hanno detto recentemente personaggi stimabili come Luca De Meo, responsabile marketing e vendite di Audi, Walter de Silva, grande guru del design del Gruppo Volkswagen e Fabrizio Longo, direttore del brand Audi per l’Italia.

Certo,  incuriosisce (o insospettisce?) che questi tre signori appartengano tutti ad un Gruppo automobilistico che sta scalando il vertice delle vendite mondiali, avendo programmato di raggiungere la vetta nel 2018, ma in corsa per anticipare i tempi, con buone possibilità di centrare prima l’obiettivo dei 10 milioni di auto vendute.

Ma a pensarci bene, è proprio questa la filosofia giusta per centrare il risultato. Investire non solo in nuovi prodotti e in nuove tecnologie,  ma anche scegliere strategie mirate a far ritrovare all’automobile, specie in quei mercati presi a morsi dalla crisi,  la strada giusta per un recupero non solo di vendite, ma soprattutto di  quel ruolo sociale che i mezzi di trasporto privati sembrano aver perso.  Anche se, detto a chi è abituato a ragionare con la propria testa,  la perdita di fascino dell’automobile non è colpa del veicolo, ma di chi lo usa in maniera impropria,  facendone visibile espressione del più bieco egoismo.

Commenti
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    Complimenti per Carblogger,trovo sempre sempre articoli interessanti e stimolanti,brava la squadra dei giornalisti,Alessandro Marchetti Tricamo,Francesco Paternò e Tommaso Tommasi sono ‘1 garanzia di successo dell’iniziativa..Marta

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    Grazie Marta, lo stimolo dei lettori è quel che più ci preme, perché Carblogger non è solo nostro ma anche vostro. Questa è la vera garanzia per poter lavorare al meglio, in piena indipendenza. Restiamo in contatto fp

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