Si chiama Enjoy il nuovo servizio di car sharing per Milano promosso da Eni con la Fiat 500 in partnership con Ferrovie dello Stato e Fiat. E’ una bella notizia. Non ci sono dubbi. Anche a sentire le parole dei diretti interessati. Paolo Scaroni, ad di Eni è sicuro “il car sharing per noi è una linea di business, tanto che espanderemo il servizio ad altre città italiane e all’estero” e aggiunge, “raggiungeremo il break even nel 2016“. Due anni e il gioco è fatto: l’investimento “al 100% Eni” sarà ripagato. Chissà cosa ne penseranno i tedeschi di Mercedes che con il Car2Go possono contare a Milano già su 50.000 clienti con una vettura, la Smart, definita dai manager Eni con una caduta di stile (non è stata l’unica), “auto neppure da paragonare alla 500“. 

Ad essere contenti saranno anche i clienti: la sfida Enjoy – Car2Go arricchirà i servizi a disposizione e ridurrà i prezzi. Mauro Moretti, ad di Ferrovie poi è certo: “Il servizio, aggiungendo l’ultimo miglio al treno, aumenterà il numero dei passeggeri del Frecciarossa da e per Milano”. Dal Comune forse la notizia più importante: “Dai diversi servizi di car sharing operati dai privati sul territorio di Milano, l’Amministrazione ricava ogni anno 1.100 euro per ogni vettura. A conti fatti circa 1,4 milioni di euro l’anno da investire nel trasporto pubblico”, spiega l’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran. Non male.

A essere felice è anche Fiat che tramite Alfredo Altavilla, a capo di Fiat in Europa, spiega come il nuovo servizio Enjoy sia un modo “per fidelizzare il cliente al marchio e la maniera più veloce per avvicinare nuovi clienti”. Ecco, se su tutto ho una sensazione positiva , su questo avrei qualche dubbio: siamo sicuri che chi proverà una 500 poi deciderà di acquistare una Fiat? O finirà come spera invece l’assessore Maran che, grazie all’auto condivisa, anche “a Milano si arrivi a una media di 30 auto per 100 abitanti (oggi è più di 40) come nelle grandi città europee sopra il milione di abitanti”? Per me vale la seconda. Per buona pace di Fiat.

Commenti
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    Il giudizio sulla Smart non è affatto una caduta di stile, a meno che Mercedes stessa non consideri la ‘sua’ Smart come un prodotto praticamente uguale a una qualunque altra utilitaria, e non è così.
    In realtà, se ci si pensa, il car sharing di Enjoy si può usare in 4 alla volta, l’altro no. Vantaggi e svantaggi della Smart.

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    Grazie per il suo commento. Caduta di stile nel senso del tono con cui è stato detto e nel fatto che in queste presentazioni non credo sia opportuno denigrare i concorrenti. E’ il mio punto di vista. Sarà poi il mercato a decidere il vincitore.

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    con ENJOY quando va bene non c’è l’auto, se c’è non si aprono le portiere o esiste una doppia prenotazione. Un servizio osceno. Car2go e Twist i migliori, non c’è dubbio!!!

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    Complimenti a Carblogger che e’ sempre cosi’ attento alle novità ed e’ colmo di notizie interessanti..Ma come mai l’Eni “si butta” nel mondo del noleggio?Si avvicina al settore dell’auto?Forse punta ad entrare nel capitale della Fiat?Proprio adesso che stiamo andando verso la mobilità ibrida ed elettrica..MI rivolgo a voi che siete per me i massimi esperti.Marta

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    Marta grazie per il commento. Eni ha deciso di entrare in un servizio di car sharing perché ritiene, secondo me in modo corretto, che il futuro sia nella condivisione. Oggi di parole, riflessioni, foto, … . Domani anche di oggetti e auto. Si inizia con delle Fiat 500, in futuro, neppure tanto lontano, si arriverà ad auto elettriche. Nessuna possibilità invece di entrare nel gruppo Fiat alle prese piuttosto con la questione dell’acquisizione completa di Chrysler (http://www.carblogger.it/2013/09/24/chrysler-in-borsa/): Eni abituata ai ricchi profitti derivati da gas e petrolio non scenderà mai in un settore industriale a rischio, in Europa più che mai, come l’auto. Grazie ancora. Buona giornata.

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    Alessandro,grazie per avermi dato questo chiarimento,perché sui giornali italiani non è stato dato risalto ad 1 vicenda così importante (Fiat/Chrysler) che compromette tanti posti di lavoro e che rischia di far sparire una parte della filiera dell’industria automobilistica italiana.Grazie ancora è Buon Natale!Siete forti ragazzi!Marta

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