E’ incredibile quello che scrive il sito de Il Mattino. In breve: il Comune di Napoli ha deciso di far pagare dal primo giugno l’accesso alla ZTL ai veicoli elettrici. Cento euro e passa la paura, direbbero i napoletani. L’effetto è immediato: la NHP ESCo, società made in Napoli che gestisce il servizio Bee di car sharing elettrico, ha deciso, secondo quanto scrive il quotidiano, di abbandonare la città. Meglio a Roma e Milano, città che a braccia aperte accoglierebbero le Renault Twizy targate Bee.
L’impatto che le 40 Twizy hanno sull’aria di Napoli è ovviamente limitato al minimo ma è mai possibile che un’amministrazione possa negare una agevolazione così importante per generare comportamenti virtuosi da parte dei suoi cittadini? Come si può pensare di sbarrare la strada a un servizio che oggi è tra i primi in Europa per numero di veicoli elettrici? Perché rinunciare per “pochi spiccioli” a 2.500 persone, abbonate al servizio, costrette ora a ripiegare su mezzi più inquinanti? E’ questo il modo con cui il sindaco De Magistris pensa di attirare nella città partenopea anche servizi di car sharing tradizionale come il car2go e Enjoy?
Cosa è successo poi, il sindaco si è ravveduto, ha compreso di aver intrapreso un’azione alquanto assurda?