Dal prossimo settembre la Chevrolet Camaro, un’icona per gli appassionati di vetture sportive americane, si potrà acquistare anche in Europa e in Italia con prezzi a partire da 39.000 euro. Potrebbe essere la spinta perché la Ford si decida a vendere, forse dal 2014 quando è attesa la nuova serie, la rivale di sempre della Camaro, la sua Mustang.  Le due auto non sono equivalenti e hanno una storia che fa pendere la bilancia da parte della Ford, anche se recentemente la Chevy va meglio sul mercato Usa. La Mustang è stata presentata per la prima volta nell’aprile del 1964, la Camaro seguì le sue orme a partire dal settembre 1966, una gara un po’ come da noi la Vespa o la Lambretta o Porsche e Ferrari. I prezzi sono allineati: oggi in America la Chevy costa a partire dai 22.805 dollari (pensate quanto ci guadagnano in Europa con quel prezzo base di 39.000 euro, per altro allettante per una sportiva), la Ford dai 22.310 dollari (anche qui, il costruttore ci farebbe un po’ di soldi).  La Mustang è più celebre essendo stata adottata dal cinema americano in tante pellicole, protagonista in Bullit come in The Fast and The Furious del 2001, rara auto americana vincente in un film dove dominavano le auto giapponesi, anteprima e segno premonitore della grande crisi di Detroit. La Camaro è comparsa soltanto nel 2003 in “2 Fast 2 Furious, ma si sa che i sequel sono un’altra storia. Di suo è protagonista in Transformers, di cui in questi giorni sta uscendo in Italia l’ultima puntata. Infine: la Ford ha iniziato prima della Gm (cui Chevy appartiene) a vendere negli Usa le sue piccole europee come Focus e Fiesta, anticipando la tendenza all’acquisto di auto meno assetate. Perché in Europa si fa scavalcare nella corsa a vendere auto sportive a stelle e a strisce, certo politicamente scorrette rispetto alle green, ma che per qualsiasi costruttore farebbero comunque immagine?

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