La gestione leggera delle cifre è sempre stato un punto discusso dello stile manageriale di Sergio Marchionne. Senza andare a rimestare sull’annuncio del 2010 di 20 miliardi di investimenti del piano Fabbrica Italia, si possono ricordare le varie promesse di riportare la produzione dell’Alfa Romeo a 300 mila pezzi.

L’ultimo capitolo della saga è quello relativo alla Jeep. Qualche settimana fa a Detroit, Marchionne ha dichiarato di ritenere possibile che Jeep, il marchio più globale della neonata FCA, possa tagliare il traguardo del milione di pezzi venduti nel 2014, con un anno di anticipo sulle previsioni. Nel 2013 Jeep ha venduto 732 mila pezzi e dunque il balzo in avanti ipotizzato sarebbe di ben 268 mila vetture pari ad una impennata del 37%. Siamo alle solite?

Un’occhiata al mercato Usa di gennaio riserva proprio la sorpresa Jeep, cresciuta addirittura del 38% e passata nel confronto anno su anno da 30 a 42.000 mila vendite. Marchionne però sbaglierebbe a cantare vittoria. Intanto in Canada (6% delle vendite totali 2013), Jeep a gennaio ha venduto solo 100 vetture in più anno su anno e il confronto con il gennaio Usa 2013 è falsato dal fatto che i restyling di Grand Cherokee e Compass sono arrivati sul mercato americano solo nella scorsa primavera.

Tuttavia, Jeep ha tre frecce al suo arco. La prima è la nuova Cherokee che a novembre, dicembre e gennaio in Usa ha sempre superato le 10.000 vendite mensili e che potrebbe piazzare 150 mila pezzi nei soli Stati Uniti (dunque 120.000 unità più che nel 2013). A gelare l’ottimismo di Auburn Hills tuttavia è stato un articolo di Consumer Report, la rivista più letta dai consumatori americani, che ha definito “un piatto cotto a metà” l’ultima nata di casa Jeep e ha stroncato soprattutto il modello con motore 2.4 assegnandogli appena 56 punti su 100.

E tuttavia un contributo all’aumento delle vendite potrebbe venire dall’Europa dove la Cherokee dovrebbe sbarcare ad aprile e sarà venduta essenzialmente nella versione diesel (1.6 e 2.0 Multijet Fiat). Poi c’è l’aumento della produzione della Wrangler (223.000 pezzi prodotti – quindi più di quelli venduti – nel 2013) e della Grand Cherokee (261.000) che Marchionne ritiene possibile far crescere di un 20% (80/90 mila pezzi). La terza carta è italiana: la mini-Jeep, presentata tra qualche giorno a Ginevra, da luglio uscirà dalle catene di montaggio di Melfi e che dovrebbe essere assemblata, secondo fonti sindacali, fra le 30 e le 50 mila unità.  La somma di 120+90+40 fa 250 mila. E quota un milione sarebbe a portata di mano.

Commenti

    […] Jeep ce la farà a raggiungere il traguardo di un milione di vetture vendute nel 2014? A metà anno si può fare un primo screening sull’ambizioso obiettivo fissato a gennaio dall’amministratore delegato di Fiat – Chrysler, Sergio Marchionne e confermato solo a marzo dal responsabile del marchio, Mike Manley (ne parlammo in questo post). […]

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