La Volvo XC90, nata nel “lontano” 2002, è stata il primo Suv prodotto da una Casa che aveva nelle station wagon il proprio prodotto di punta, e nella berlina S80 la propria ammiraglia. Dodici anni e 636.143 esemplari dopo, quasi tutto è cambiato, sia nel mercato dell’auto premium, che nella stessa Casa di Goteborg. Gli Sport Utility Vehicle non sono più un segmento emergente, bensì i dominatori del panorama automobilistico, mentre Volvo è passata dalla sfortunata avventura nella galassia Ford alle mani del gruppo cinese Geely.
Se la prima XC90 era basata su una piattaforma di derivazione statunitense, l’odierna seconda generazione porta al debutto la SPA (Scalable Product Architecture) – da cui originerà l’intero alto di gamma Volvo – e una serie di motorizzazioni e tecnologie per la sicurezza che hanno richiesto un investimento di 11 miliardi di dollari.
Il piano del Ceo Hakan Samuelsson è ambizioso sia in termini di volumi, che di profitto: gli obiettivi di vendita per il 2020 puntano a raggiungere 800.000 unità, a fronte di 427.840 auto nel 2013, con un margine dell’8% vicino a quello delle rivali tedesche.
In questa strategia volta a ingaggiare una battaglia frontale con il meglio della concorrenza, il suv Volvo XC90 gioca un ruolo chiave, poiché è sia prodotto di punta, che portabandiera tecnologico di un produttore storicamente rinomato per la leadership mondiale nell’ambito della sicurezza.
Le grandi ambizioni della nuova Volvo XC90 sono chiare anche scorrendo il listino: mentre i prezzi della prima serie oscillavano tra i 45.000 ed i 60.000 €, la seconda generazione parte da 52.550 € e arriva ai 94.500 € della “First Edition”. Sfiorare i 100.000 € significa cambiare campionato e quindi avversari, andandosela a giocare con “mostri sacri” come Porsche Cayenne e Range Rover.
La scommessa della Volvo XC90 starà nell’unire dati di vendita lusinghieri e prezzi decisamente accresciuti, nonostante il gap d’immagine e una gamma propulsori a soli 4 cilindri. Volvo crede fortemente di potercela fare e punta su tecnologie all’avanguardia, maggiori dimensioni e finiture superiori. A dare una mano ci pensa anche il nuovo design dei proiettori anteriori, ispirato al leggendario Mjöllnir, il martello di Thor capace di resuscitare i morti e frantumare qualsiasi cosa gli si pari davanti. Basterà per far fuori le rivali?
Certo, in una prospettiva europea appare un forte azzardo. Ma bisogna ricordare che, specie in Asia, il marchio Volvo è messo sullo stesso livello “premium” dei due nobili contendenti. E non a caso la nuova proprietà della casa es svedese ha gli occhi a mandorla.
Senza dimenticare che, proprio poco fa, è stato comunicato il nuovo listino europeo del Cadillac Escalade, guarda caso a partire da 98mila euro.