Porsche è uno dei marchi dell’auto più legato all’innovazione. Lo dicono i libri di storia, anche se poi la 911 sembra sempre uguale a se stessa da cinquant’anni… Battute e immaginario a parte, siccome i tempi cambiano, la filiale italiana del costruttore tedesco diretta da Pietro Innocenti punta sugli stessi obiettivi – branding, marketing, innovazione – scartando per altre vie. Lanciando una partnership con H-Farm, incubatore o acceleratore italiano di impresa, per un progetto dedicato alla giovane imprenditoria. Il titolo è come applicare la tecnologia digitale per provare a ridisegnare un modello di business. Che in fondo si può considerare un altro modo per vedere quanti secondi occorrono per arrivare da 0 a 100 .

Che cosa è e cosa fa H-Farm lo trovate qui nel racconto del suo co-fondatore. Ex Machina è invece il nome del progetto di Porsche Italia. Al centro, idee da elaborare fra 30 giovani partecipanti, aiutati dagli esperti di H-Farm, su tre temi: “mass customation”, come coniugare efficienza industriale e personalizzazione dell’artigianato; “net promoter score”, come trasformare un cliente soddisfatto in un ambasciatore della marca; “reti d’impresa”, come trovare soluzioni per superare i limiti dimensionali aziendali mantenendo la flessibilità.

Anche le modalità di elaborazione cambiano: quel che un tempo si chiamava al più brain storming, ora  diventa un hackathon – in sostanza una maratona di 24 ore con idee da elaborare fra 30 giovani, aiutati dagli esperti di H-Farm. Per partecipare (età compresa fra i 18 e i 35 anni) bisogna iscriversi tramite portale dedicato. 

Un amico mi ha chiesto: ma perché Porsche, marchio di lusso sportivo e con clientela abbiente non giovane, fa questo? Innocenti non si nasconde: è un investimento in comunicazione di 200.000 euro, insieme a sponsor che fanno parte dell’eccellenza industriale italiana. Insomma, il fine Porsche con altri mezzi. Se poi tutto questo serve a mettere al lavoro giovani e idee intrecciando innovazione e cultura digitale senza ambizioni di rovesciare con una goccia la disastrosa situazione del paese, è comunque un bene. O no?

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