Cadillac, marchio di lusso del gruppo General Motors, trasloca a New York. Non produzione e design, ma marketing e un po’ di teste pensanti, per mettere una certa distanza dalla casa madre e dedicarsi meglio alla missione storica del marchio: il lusso, perché negli Usa la Cadillac sta al premium come la Ford T sta all’auto per tutti.

Tutto avverrà entro il primo semestre del nuovo anno, in un palazzo di Soho dove lavoreranno 120 persone, due terzi delle quali da assumere. New York e Manhattan sono certamente un luogo di creatività dove incrociare le tendenze, anche senza il sole della California. E dopo San Francisco, la Grande Mela è la  capitale americana delle start up.

A Johan de Nysschen, ex Audi strappato a Infiniti e portato a capo di Cadillac la scorsa estate, gli è stata affidata la missione di fare soldi per il gruppo con il marchio premium. Cose già viste, così come l’idea di separare il grano dal loglio: Audi nel gruppo Volkswagen che vive a Ingolstadt e non a Wolfsburg, Infiniti in Nissan, che ha il quartier generale a Honk Kong e non in Giappone.

Missione ardua. Tanto più che in America anche i cugini coltelli di Ford hanno deciso che il marchio premium di casa Lincoln deve tornare a battagliare su quel mercato dove si guadagna davvero. Lincoln rimane nel Michigan, ma riceverà 5 miliardi di dollari da investire sul proprio rinascimento. De Nysschen si accontenterà di un building a Soho o di sparare per il futuro una Caddy da 250.000 dollari?

Non credo, ma farà bene a studiare un po’ di storia contemporanea Usa. Nel 1998, proprio la Ford ebbe la brillante idea di portare il quartier generale di Lincoln (e Mercury) in California. Creatività, moda, sole, etc. Quattro anni dopo, tutto era già finito, con armi e bagagli fatti rientrare ingloriosamente a Detroit.

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