Negli Stati Uniti gli incentivi fiscali per l’acquisto di un’auto elettrica potrebbero essere portati dagli attuali 7.500 dollari a 10.000. Un’ottima notizia per i primi due produttori pronti alla sfida,  la Nissan con la sua Leaf e la Chevrolet con la sua Volt, entrambe in vendita per la fine dell’anno.  Le proposte a favore dell’auto elettrica sono due. Una è in discussione alla Camera di Washington, che prevede incentivi per un totale di 6,6 miliardi di dollari di cui 800 milioni dedicati a cinque “aree” del paese affinché qui si assorbano 700.000 veicoli elettrici. L’altra proposta è ancora più sostanziosa ed è del Senato, che prevede investimenti per 10 miliardi di dollari e l’estensione degli incentivi fiscali di 7.500 dollari da 200.000 a 300.000 auto per ogni costruttore e un innalzamento di questa cifra  fino a 10.000 dollari da applicare in 15 aree prescelte. Insomma, l’idea è di superare lo scetticismo che è ancora forte sull’auto elettrica, incoraggiando i consumatori a cambiare marcia. La Nissan Leaf, per fare un esempio, in listino a poco più di 32.000 dollari, grazie agli incentivi fiscali di 10.000 dollari avrebbe di colpo un prezzo molto abbordabile. Se passerà la proposta del Senato, è prevedibile che altri costruttori accelereranno lo sviluppo di modelli elettrici, a cominciare dalla cinese Byd che ha promesso sempre per la fine del 2010 la vendita di un modello elettrico negli Stati Uniti.

In Europa siamo più indietro, con l’eccezione della Danimarca. Da noi la Commissione europea ha appena approvato gli standard per le ricariche, ma il divampare della crisi seguita al caso Grecia potrebbe rallentare un impegno dei governi a favore dei nuovi propulsori.

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