In Italia non se ne parla neppure, dato che alla Fiat la questione per ora non interessa. In Francia, dove la Renault e il gruppo Psa hanno messo in vendita auto elettriche, ci sono già alcune risposte su quanto peserà questo tipo di propulsione sui consumi di energia. Argomento scottante in tempi di crisi, con il prezzo del petrolio sempre alto e nonostante il calo dei consumi sia per la recessione, sia per l’aumento delle temperature. In Francia, nel 2011 si saranno vendute meno di 2.000 auto elettriche, lo 0,1% del mercato. Considerando una percorrenza media di 13.000  chilometri all’anno (sono 11,500 in Italia), anche se i costruttori centrassero nel 2020 l’obiettivo di avere per strada 2 milioni di auto elettriche, i maggiori consumi di energia peserebbero sulla rete nazionale soltanto lo 0,1% in più. Elettrizzando  di colpo l’intero parco circolante di Francia, 31.3 milioni di vetture, lo sforzo per la rete salirebbe del 15,9%,. Insomma, sempre poco, almeno per il futuro prevedibile. E sempre poco  perché a qualcuno venga in mente di avere nuove centrali nucleari con la scusa dell’auto elettrica. Non ce ne è bisogno, meglio pensare al Giappone. O provare a guidarle: la Renault inaugura oggi il suo centro prove con una pista lunga 1,8 chilometri a Parigi, sulla Ile Seguin, dove si è fatta la storia del marchio. Per prenotare un test, anche se non siete giornalisti e siete lì per lavoro o per vacanza, ecco indirizzo e telefono: : Centre.ZE@renault.com; Tel : 01 76 87 53 65

 

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